venerdì 3 febbraio 2012

Euro: la reazione contro il dollaro è arrivata. Forte ostacolo a 1,32.

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La reazione che avevamo pronosticato sul cross euro/dollaro nella precedente analisi del 18 gennaio (Analisi EUR/USD del 18 gennaio 2012) non solo è arrivata, ma ha assunto le precise dimensioni che ci attendevamo. Il cambio è infatti risalito di oltre tre figure nell'arco di tre settimane, raggiungendo quota 1,323 e assestandosi attorno a 1,315. L'anomalia dell'eccesso di venduto sull'euro nei confronti del dollaro, che persisteva sui principali oscillatori leading, è così rientrata. Il movimento in essere è da considerare per adesso un semplice riaggiustamento tecnico dopo la forte discesa che aveva caratterizzato i mesi di novembre, dicembre e le prime due settimane di gennaio. L'area di valori compresa tra 1,31 e 1,32 costituisce un'importante fascia statica che è divenuta resistenza a partire dallo scorso dicembre, e solo il superamento di 1,32 sarebbe il preludio alla possibile continuazione del rimbalzo in atto. Tale movimento porterebbe il cambio fino a quota 1,353 come primo obiettivo di breve termine, che andrebbe ad estendersi verso 1,375 in un orizzonte temporale più ampio. L'attuale fase di congestione attorno all'area 1,315 potrebbe infatti essere interpretata come una classica figura di bullish pennant che verrebbe confermata proprio con il breakout di 1,32. Il mancato superamento di 1,32 e il successivo ritorno sotto 1,31 andrebbero a negare la figura, e in questo caso ci si dovrebbe attendere la ripresa del trend favorevole al dollaro, che sarebbe in grado di recuperare due figure nello spazio di una settimana (target 1,29) e circa cinque figure (target 1,263) in caso di ritorno sotto 1,29. Operativamente si possono aprire posizioni lunghe sopra 1,323 con obiettivo primo 1,353 (tre figure) e secondo 1,375 (oltre cinque figure) e stop loss a 1,31. Short sotto 1,31 con target primo nell'area 1,282/1,29 e secondo a 1,263/267, con stop loss da applicare in caso di eventuale ritorno sopra 1,32.

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