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Dopo la seduta incerta di ieri, l'apertura di stamani è stata di segno decisamente positivo, e l'indice Ftse MIB ha registrato un nuovo massimo dell'anno a quota 16544 punti. In pochi minuti la rotta è stata però invertita e sul mercato ha cominciato a prevalere la lettera, con una flessione di 200 punti e la candela odierna che si è colorata di rosso. Dopo il breakout dei 16000/150 punti sembra che il mercato faccia fatica a continuare la strada del rialzo verso l'area 17000. Avremmo preferito, come avevamo espresso nelle recenti analisi, rivedere una correzione verso i 15000 punti prima del breakout decisivo dei 16000, che avrebbe consentito di scaricare meglio l'eccesso di comprato. Questo ritracciamento avrebbe creato i presupposti per una crescita più robusta e duratura, ma si sa che gli auspici raramente vengono esauditi, soprattutto nei mercati finanziari. Così l'azionario italiano ha anticipato il movimento di breakout, ed è arrivato sui nuovi massimi dell'anno scarico di momentum, senza offrire occasione di entrata ai ritardatari che avrebbero fornito la spinta necessaria per raggiungere nuovi importanti obiettivi. Questa situazione è testimoniata molto bene dagli oscillatori stocastico 5-3-3 e Rsi 14, che si sono girati al ribasso nelle rispettive aree di ipercomprato. Lo scenario tecnico rimane comunque positivo nel breve termine, con l'indice inscatolato tra la fascia di supporto statico 16000/150 punti e la media mobile a 200 giorni, che non è ancora stata testata, a quota 16870 punti. Il canale rialzista, che ha sostenuto l'apprezzamento dei corsi azionari nelle recenti settimane, verrebbe interrotto proprio con il ritorno sotto i 16150 punti, e in questo caso lo spazio di correzione si aprirebbe fino a 15675 in prima battuta, e 15000 in un momento successivo. La permanenza tra 16000 e 16400 per le prossime sedute lascerebbe qualche chance per un prolungamento dell'attuale gamba rialzista in un'area compresa tra un target minimale di 16870 e un massimale di 17050 punti. Operativamente non si può fare altro che mantenere le posizioni rialziste eventualmente aperte, prendendo profitto in caso di ritorno dell'indice sotto quota 16150 punti, con obiettivo sempre in zona 17000 punti. Chi è rimasto fuori dal mercato in questa fase positiva non deve fare altro che rimanere alla finestra. Entrare su queste lievi correzioni implicherebbe un rapporto risk/reward troppo elevato: lo stop loss sarebbe da fissare molto stretto in area 16000/150, nell'eventualità di partecipare comunque solo all'ultima fase dell'impulso rialzista per circa 600 punti indice. Seguiamo con attenzione.
Con gli stop loss e i take profit dichiarati le tue analisi risultano decisamente più chiare e interessanti.Buon lavoro.
RispondiEliminaTi ringrazio per l'osservazione, Paolo. Se ci sono, o se ci saranno, analisi che mancano in tal senso fammelo notare.
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