venerdì 25 novembre 2011

Netta inversione nella curva dei rendimenti. Schizzano in alto i quinquennali.

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Torniamo a parlare di rendimenti sul BTP e andiamo ad osservare che cosa è accaduto nelle ultime due settimane dopo la dipartita del governo Berlusconi e l'avvento del governo tecnico. Come sempre abbiamo utilizzato nell'analisi del confronto tra le due situazioni una polinomiale di grado 6 che va a smussare la rispettiva spezzata dei tassi di rendimento sulle diverse scadenze, rendendo più immediata ed agevole l'analisi. La curva di colore azzurro rappresenta i rendimenti dello scorso 10 novembre, quella in rosso i rendimenti di stamani (salvo variazioni degli ultimi minuti). La prima considerazione che balza subito all'occhio è il pronunciato innalzamento della curva, in particolar modo nell'intervallo delle scadenze a tre e cinque anni. Inoltre, quello che fino a due settimane fa poteva essere considerato un appiattimento nell'intervallo 4-10 anni, oggi si presenta come una vera e propria inversione della curva, con i tassi a 4-5 anni che superano nettamente quelli a dieci. Puntando su una "normalizzazione" delle curva stessa sarà opprtuno utilizzare i BTP con scadenza a quattro-cinque anni per eventuali operazioni speculative, poichè nelle prossime settimane potrebbero presentare una volatilità più elevata rispetto alle altre scadenze. Si possono utilizzare, ad esempio, il BTP scadenza 1° agosto 2014 con cedola 4,25% e il BTP scadenza 15 dicembre 2013 con cedola 3,75%, entrambi tornati a ridosso dei precedenti minimi dello scorso 9 novembre. Sul primo titolo gli eventuali acquisti andranno liquidati in caso di cedimento di quota 92,00, livello al di sotto del quale il rendimento lordo potrebbe salire fino all'8% e cioè in prossimità di prezzi attorno a quota 90,00. In caso di recupero gli obiettivi sono da fissare in successione a 94,00 (rendimento 6,5%), poi 95,75 (rend. 5,83%), e ancora 97,10 (rend. 5,33%). L'altro BTP, quello con scadenza 2013, ha come supporto l'area 92,92, quindi uno stop loss da inserire sotto 92,90, con possibilità di discesa in questo caso fino a 91,30. Ragionando per analogia con l'altro titolo gli obiettivi si individuano in successione a 94,70, poi 95,85 e ancora 97,00.


NB: Ricordiamo che i rendimenti illustrati sul grafico per rappresentare le curve sono al netto della ritenuta fiscale sulle cedole e sul capital gain nell'ipotesi che il titolo venga tenuto in portafoglio fino alla scadenza.

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