mercoledì 1 febbraio 2012

Dow Jones in pullback sulla strada dei 13000 punti.

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Il forte movimento di risalita dell'indice Dow Jones, iniziato dal minimo relativo del 4 ottobre 2011 a quota 10404 punti, e che sostiene l'equity americano da quattro mesi, potrebbe rappresentare un ampio movimento di pullback tecnico al di sotto del precedente trend primario (2009-2011) interrotto con il crollo della scorsa estate. Osservando il grafico dell'indice suddetto in un orizzonte temporale di quattro anni si può chiaramente rilevare questa situazione tecnica. Per completare il movimento ci sarebbe ancora spazio fino all'area 13200/300, dove transita la base della precedente tendenza positiva, più o meno in corrispondenza dei massimi relativi del 2008, segnati a 13136 punti. Tuttavia è possibile riformulare l'ipotesi della tendenza primaria allineando i massimi relativi crescenti del gennaio e del novembre 2009, con quelli dell'aprile 2010 e 2011. La parallela a questa trendline unisce in maniera molto precisa i minimi di marzo 2009 con quelli del settembre 2011, configurando un nuovo canale rialzista (tratteggiata gialla) che andrebbe a ridefinire l'inclinazione del trend primario secondo un tasso di crescita più moderato. In questo caso l'ipotesi del pullback andrebbe messa da parte, e l'equity a stelle e strisce potrebbe rivedere i precedenti massimi assoluti, nei pressi di 14200 punti (14198), entro la fine dell'anno. Sul grafico abbiamo evidenziato in arancio l'area 11385, livello di resistenza statica che verrà intercettato dalla base del trend rialzista primario proprio all'inizio della prossima primavera. L'eventuale discesa sotto tale livello farebbe dunque pensare alla fine del trend positivo avvalorando nuovamente l'ipotesi del pullback, con lo sviluppo di uno scenario più neutro che prevederebbe il riassestamento dell'indice in un range compreso tra i 10000 e i 12000 punti per i mesi a venire. Nel breve termine si rileva un forte trend positivo, con minimi relativi crescenti in accelerazione e supporto dinamico che transita attualmente in zona 12250 punti (nei prossimi giorni 12285). L'area 12250/85 rappresenta quindi un livello chiave per un eventuale movimento correttivo di più ampia portata rispetto a quello visto nei giorni scorsi, e in questo caso verrebbe interessata l'area di supporto statico posta a 11735 punti. La permanenza sopra la fascia di valori compresa tra 12285 e 12530 andrebbe invece a favorire un nuovo impulso rialzista di breve che porterebbe l'azionario americano verso quota 13000/136 punti. Operativamente si possono solo mantenere le eventuali posizioni lunghe già in essere, con obiettivo 13000/136, provvedendo a liquidarne eventualmente una buona parte in caso di discesa dell'indice sotto 12285 nei prossimi giorni. Nuove posizioni lunghe si possono aprire solo in caso di uno storno corposo del mercato in zona 11700/35.

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