Un risparmiatore che ha acquistato BTP non deve lasciarsi trarre in inganno dallo spread: ciò che importa è il valore assoluto del rendimento.

I tassi americani erano già aumentati, ben prima delle dichiarazioni
della Fed di mercoledi 19, quanto meno nella parte “non a breve” che
aveva già registrato sensibili conseguenze sui fondi obbligazionari con
scadenze a medio/lungo termine di tipo tradizionale. Da notare inoltre
la coincidenza delle quattro curve nella prima parte del grafico, che si
iniziano a distanziare a partire dai tassi a due anni. Graficamente
assistiamo ad un “irripidimento della curva”, con conseguenze di varia
natura.
Molto probabilmente da adesso ci
saranno movimenti ancora significativi su diverse asset class,
soprattutto quando inizierà a muoversi l’euribor. Nel frattempo i
futures... (
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Leggi anche:
La bufala dello spread (articolo del 11 dicembre 2012)
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