Report
Operativo n°1 del 19 giugno 2013
Settimana incolore per il Ftse Mib che dopo il rimbalzo tecnico dai
15800 punti ristagna a ridosso dei 16200. Si attendono le scadenze tecniche del
prossimo venerdì 21 giugno, che potrebbero riportare volatilità a partire già
da domani. Attenzione all’area di supporto situata tra 15800 e 16000 punti.
Nell’analisi
effettuata la scorsa settimana sul Report Operativo n°0 avevamo indicato
chiaramente il livello di entrata sul mercato azionario italiano: l’area di
supporto dinamico di medio periodo passante per quota 15800 punti di Ftse Mib.
L’indice ha effettivamente tenuto questo supporto mettendo a segno un netto
rimbalzo di 500 punti. Il recupero però si è un po’ raffreddato nella prima
parte di questa settimana, con l’indice che ha ridotto la volatilità e si è
assestato attorno a quota 16200 punti. La gamba ribassista iniziata alla fine
di maggio è stata interrotta, tuttavia l’equity italiano non è ancora
definitivamente fuori pericolo. L’area compresa tra 16250 e 16500 punti
costituisce un forte ostacolo ad una ripresa dei corsi azionari più duratura, e
solo un ritorno sopra 16500 punti fornirebbe un chiaro segnale in questo senso.
Il pericolo ritornerebbe invece sotto 15800, poiché un movimento di questo tipo
andrebbe a deteriorare il trend moderatamente positivo che va avanti dal luglio
dello scorso anno, e andrebbe a qualificare l’attuale fase di consolidamento a
16200 come un pennant di tipo bearish (continuazione ribassista). In
questo caso le proiezioni teoriche individuano un’area target collocabile tra
14600 e 15000 punti. Viceversa, sopra 16500 le proiezioni al rialzo si
collocano a 16830 in prima battuta e 17280 punti in un secondo momento. A livello
operativo meglio attendere il completamento delle scadenze tecniche dei
derivati prima di porre in essere acquisti o vendite di sottostanti, i quali
potrebbero registrare movimenti caratterizzati da strappi improvvisi che
impedirebbero di applicare in maniera efficiente eventuali stop loss o take
profit.
Situazione
Portafoglio
Dopo il gain su FIAT e lo stop loss scattato su Intesa
San Paolo, in portafoglio è entrata Mediobanca, che sul test dell’area 4,70 ha
consentito l’acquisto ed è rimbalzata velocemente verso l’area target posta tra
5,00 e 5,20 euro. Corretto dunque chiudere l’operazione considerando che il
prezzo del titolo è tornato oggi sotto 5,00 euro e che il gain superava i sette
punti percentuali. STM invece ha fatto scattare il segnale di short con la
rottura del supporto statico collocato a quota 7,00 euro, ma il titolo è subito
risalito, facendo scattare lo stop loss posto a 7,15 euro proprio venerdì. Il
breakout della resistenza a quota 10,37 da parte di Autogrill ha fornito un
segnale di acquisto sul titolo, che però non figura in portafoglio in quanto
avevamo indicato nel Report di attendere un arretramento dei prezzi fino a 9,85
euro. Stesso discorso per ENEL, che non ha raggiunto l’area 2,50/58 e ha
anticipato il rimbalzo tornando sopra 2,70 euro. In questo caso il superamento
del livello poteva essere seguito correttamente in buy, con obiettivi a 2,85 e
3,00 euro. Situazione analoga su Fondiaria-SAI, che è arrivata ad un soffio da
1,42 ma non ci ha dato modo di intervenire in acquisto anticipando un corposo
rimbalzo. Chi avesse posto in essere queste tre operazioni può segnalarcelo,
così le inseriremo in Portafoglio per monitorarle. Su Telecom il rimbalzo è
stato veloce ma non ha consentito al prezzo di raggiungere l’obiettivo posto a
0,575, e oggi il titolo è tornato nuovamente a ridosso della soglia critica di
supporto a 0,53.
Titoli sotto la
lente
Mediolanum non è arrivata a testare l’area di supporto
collocata tra 4,77 e 4,80, ma il rimbalzo è stato contenuto dalla serie di
massimi decrescenti di breve periodo. Il titolo merita di essere seguito
attentamente per un eventuale acquisto in caso di discesa nell’area suddetta.
Altrimenti il breakout di quota 5,10 sarebbe comunque un segnale rialzista con
target 5,70/80 euro.
ENI evidenzia una situazione di forte ipervenduto di breve
periodo, con i prezzi che provengono dai 19 euro di metà maggio e sono scesi a
ridosso dell’area psicologica posta a quota 16,00. Sebbene tale livello non
costituisca un supporto tecnico rilevante la tenuta dei 16,00 potrebbe favorire
un primo rimbalzo fino a quota 16,95/17,00 euro
e conseguente riequilibrio dell’eccesso di venduto. Altrimenti lo spazio
di discesa si aprirebbe fino a 14,95/15,20 euro.
Finmeccanica ha testato il supporto dinamico rialzista che
sostiene le quotazioni del titolo dallo scorso marzo, a quota 3,80 circa, ed è
tornato a ridosso dei 4,00 euro. Il recupero tuttavia è rimasto coerente con la
serie di massimi decrescenti che deprime i prezzi a partire dal 22 maggio
scorso. Sul titolo si può operare al ribasso con stop loss sopra 4,05 euro e
target a 3,74/80, poi 3,60 euro. Sopra 4,05 possibilità di ampio recupero nel
breve fino a 4,25 e poi 4,50 euro.
Mediaset ha effettuato un forte movimento di breakout su una
flag di tipo bullish, accompagnato da un netto incremento nei volumi di
scambio. Il titolo è già cresciuto parecchio negli ultimi due mesi e mezzo, ma
il rialzo potrebbe continuare e sopra quota 2,60 gli obiettivi si individuano a
2,87 e poi 3,30 euro. L’acquisto si può effettuare in caso di arretramento
nella fascia di valori compresa tra 2,50 e 2,55 euro, con stop loss da
posizionare eventualmente sotto 2,40 euro (rialzista di breve). L’inversione di
tendenza arriverebbe in ogni caso sotto 2,30 con spazio di correzione fino a
2,00/05 euro.
Saipem Non possiamo non citare il forte crollo di Saipem,
che abbiamo riportato anche sul blog, a seguito di un nuovo profit warning che
ha generato un sell off. Il prezzo è precipitato da 20 a 14 euro. Il bottom
fishing è sconsigliabile, prima di un riaggiustamento delle quotazioni che
contribuirà a ridefinire le soglie critiche di supporto e resistenza.
Situazione invariata per il
titolo Telecom. I prezzi si
trovano a ridosso di un supporto statico molto importante situato a 0,53, che
se dovesse essere violato proietterebbe il titolo verso i minimi storici a
0,455 segnati nell’estate del ’97. Il tentativo di rimbalzo delle ultime sedute
è stato respinto a 0,567 euro.
©dott. Pier Paolo
Soldaini – ®XTraderNet – Riproduzione
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