giovedì 4 aprile 2013

L'oro affonda: perdita di oltre 50 dollari l'oncia in tre sedute.

La perdita dell'oro nei primi giorni di aprile
Il trend negativo da ottobre 2012 - (Clicca per ingrandire)
Il grafico dell'oro parla da solo: nelle ultime due sedute il metallo ha ceduto qualcosa come 50 dollari per oncia, passando in sole 48 ore da 1600 a 1550 dollari. E la situazione oggi non è certo migliore rispetto a quella dei giorni scorsi. Le quotazioni continuano a cedere terreno e si sono affacciate sotto la soglia dei 1540 dollari per oncia, realizzando un nuovo minimo dal giugno dello scorso anno a 1539 dollari. La situazione rimane negativa nel medio periodo e in netto peggioramento nel breve. Ricordiamo che la fascia di supporto critica si colloca tra 1530 e 1550 dollari per oncia. Se questi livelli dovessere essere ceduti il prezzo dell'oro rischierebbe di avvitarsi per subire una brusca accelerazione ribassista fino a 1470/80 dollari e poi 1400 dollari l'oncia. I tentativi di recupero dell'area psicologica dei 1600 dollari sono andati a vuoto alla fine di febbraio e nella seconda metà di marzo, e in particolare l'area di prezzo 1615/20 si è dimostrata molto sensibile alle vendite. Il prezzo non è neanche riuscito, nelle scorse settimane, ad avvicinarsi alla parte superiore del trend negativo in essere dall'ottobre del 2012 passante per 1630 (adesso 1620), oltre la quale l'oro avrebbe potuto interrompere questa fase. il violento movimento di questi ultimi giorni lascia pensare alla probabile rottura del supporto statico di 1530, con i target sopra indicati. Ci eravamo già espressi in questo senso nelle ultime analisi, e cioè che ogni movimento di prezzo verso l'alto sarebbe stata un'occasione per alleggerire le posizioni in oro, o addirittura per vendere allo scoperto con obiettivo di prezzo nella fascia 1530/50. L'eventuale cedimento di 1530 suggerirebbe l'apertura di ulteriori posizioni corte con obiettivo primo in area 1470/80 e target successivo 1400 dollari. Solamente la tenuta di 1530 e il successivo superamento dell'area 1620/45 riporterebbero una view più neutra e solo moderatamente positiva sul metallo giallo, ma questa ipotesi sembra allo stato attuale la meno probabile da realizzarsi.

Scopri perchè già da quasi due anni abbiamo una visione negativa sull'oro e suggerivamo di andare corti sul metallo giallo: L'oro come la conchiglia cauri. Un mito da sfatare. (Articolo del luglio 2011) - L'oro a 1600 dollari luccica un po' meno. Fine dell'abbaglio? (Articolo del dicembre 2011) - Il metallo inutile riprende la discesa e torna sui minimi. (Articolo del 12 febbraio 2013)


Per Société Générale l'età dell'oro è finita: target a 1375$ entro fine anno.

E’ vicino lo scoppio della bolla aurea, mentre il palladio sta per spiccare il volo. Secondo Société Générale, infatti, è in arrivo una “tempesta perfetta” in grado di scuotere il metallo giallo, facendolo precipitare dai circa 1600 dollari l’oncia attuali ai 1375 dollari che saranno raggiunti, secondo gli analisti, a fine anno.
In particolare, il 2013 vedrà una media di 1500 dollari per un’oncia d’oro, una cifra inferiore al consensus di Bloomberg (1752 dollari l’oncia), che però gli esperti motivano con una view positiva sull’economia statunitense e con il conseguente rafforzarsi della divisa americana. Quella dell’oro, secondo SocGen, è stata negli ultimi anni una bolla alimentata dalla paura di un’inflazione che poteva impennarsi dopo gli interventi di acquisto asset delle principali banche centrali. Ma poiché questo non è successo (anzi, in diversi casi l’obiettivo è quello di tenere entro certi limiti il prezzo del denaro), e poiché l’economia americana punta verso la fine del QE, con un... (continua a leggere su Finanza Operativa)


E l'Argento non se la passa meglio. I target di Credit Suisse.

Preziosi sotto pressione. Ieri l’argento ha segnato a Londra i minimi degli ultimi otto mesi e oggi oscilla intorno ai 27 dollari per oncia: è entrato ufficialmente in bear market, visto che ha perso oltre il 20% dai top di ottobre. Del resto gli hedge funds hanno tagliato le posizioni lunghe sul metallo del 98% da allora, secondo i dati della Cftc statunitense. La domanda di argento come protezione della ricchezza si sta riducendo e quella per uso industriale non pare così forte come qualche mese fa. del resto non è solo l’argento a scendere. Anche l’oro è in calo di oltre il 6% (in dollari) quest’anno e Credit Suisse ha tagliato la propria stima 2013 sul metallo giallo a 1.580 dollari 8-9%) e a 28,50 dollari sull’argento (-11%).
A Piazza Affari sono disponibili due Etc short sull’argento... (continua a leggere su Finanza Operativa)

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