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Situazione molto difficile per il titolo A2A, che ha registrato un nuovo minimo storico proprio lunedì scorso a 0,661 euro. I prezzi si trovano in una fase negativa che va avanti ormai da più di un mese, che si è accentuata a partire da marzo, e che abbiamo evidenziato nel grafico ingrandito con il canale discendente rosso. La base di questo trend passerà nei prossimi giorni a quota 0,65. Il movimento decisivo è stata la rottura del supporto statico a 0,685 euro, avvenuto nella seduta di venerdì scorso, con la configurazione di una black candle accompagnata da un netto incremento nei volumi di scambio. I volumi di scambio delle ultime tre sedute sono rimasti tuttavia sotto la media, e non si è vista un'accelerazione al ribasso come ci si poteva attendere. Il bottom fishing sul titolo si può tentare con stop loss sotto 0,65 e primi obiettivi a 0,68/685, poi 0,705 euro, tenendo presente che l'attuale fase negativa sarebbe conclusa solo con il ritorno dei prezzi sopra 0,71. In questo caso A2A andrebbe a riassestarsi su un trend più neutro di medio periodo, compreso tra 0,685 e 0,80 euro, con possibilità di risalita a 0,77 prima e 0,80 in seconda battuta. L'inversione della fase negativa di lungo periodo, in essere dall'aprile dello scorso anno, è ancora prematura e il livello chiave da monitorare nei prossimi mesi per questo segnale è collocato nella fascia di valori compresa tra 0,80 e 0,825.
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