venerdì 20 gennaio 2012

IL Dax torna sui massimi di fine ottobre. Forte ostacolo a 6430 punti.

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L'esaurimento della forte tendenza ribassista della scorsa estate dell'indice Dax era già stato chiaramente segnalato dalla slope flag configurata tra la seconda metà di agosto e l'inizio di ottobre, e dalla formazione di una forte base di supporto in settembre compresa nella fascia 5000/5130 punti. La netta sensibilità del mercato agli acquisti su tali livelli è testimoniata anche dai due dragonfly hammer del 13 e del 23 settembre 2011, quando l'equity tedesco era arrivato a scendere nell'intraday attorno a 4970 punti, in un periodo di volatilità molto accentuata. Con la chiusura al rialzo della slope flag il mercato ha effettuato un repentino recupero fino a quota 6430 punti, ritracciando con ottima approssimazione lo 0,618 del precedente movimento ribassista (confrontare grafico weekly). Il successivo movimento oscillatorio attorno ai 5700 punti ha contibuito alla formazione di una figura triangolare simmetrica di medio periodo, e ha determinato un consolidamento del mercato con conseguente riduzione della volatilità dei corsi azionari. Già nella prima seduta dell'anno 2012 il Dax ha effettuato un deciso breakout rialzista della figura individuata, arrivando a testare il primo livello di resistenza statica posto a 6180 punti, e dopo un veloce pullback di verifica e consolidamento a 6000 è ripartito verso l'area 6430, raggiunta nelle ultime sedute. Questo livello rappresenta uno spartiacque piuttosto importante per il lungo periodo, considerando che anche la perequazione mobile a 200 giorni transita poco sotto (a 6370 punti). Tutto il movimento di recupero tra il settembre 2011 e oggi può essere considerato per adesso solo un riaggiustamento fisiologico dei corsi azionari dopo la forte discesa di agosto 2011, e l'equity tedesco potrebbe aver bisogno di effettuare un'ulteriore pausa di riflessione attorno a 6180/6250 punti prima di proseguire con il trend rialzista in essere. L'ipercomprato di breve è infatti piuttosto forte e un eventuale breakout di 6430 dagli attuali livelli non avrebbe la spinta necessaria in termini di momentum per il raggiugimento dell'importante target posto a 7000 punti. Se i corsi azionari dovessero cedere i 6180 punti ci sarebbe spazio per un ritracciamento ancora più ampio, che andrebbe ad interessare l'area di supporto dinamico passante nelle prossime settimane in zona 5900 punti, e comunque nulla sarebbe compromesso. I primi segnali negativi arriverebbero invece solo sotto i 5640/45 punti (precedenti minimi relativi di dicembre) e in questo caso il Dax andrebbe a spostarsi su un trend neutro, con baricentro in area 5700, che potrebbe accompagnarci per un periodo molto lungo.

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