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La settimana si apre con una correzione dell'indice che ci aspettavamo dopo il test della fascia di resistenza statica compresa tra 16000 e 16150 punti. Facciamo attenzione adesso al supporto compreso tra la resistenza statica a 15675 punti e la base del canale rialzista di brevissimo termine che passa a quota 15700 circa. La rottura ribassista di questi livelli porterebbe una correzione più ampia, come indicato nell'analisi dello scorso mercoledì, con spazio di discesa fino a 15000/150 punti, movimento che consentirebbe di scaricare l'eccesso di acquisti che si sono verificati durante il corso delle ultime due settimane. Al contrario, se l'area 15675/700 dovesse tenere nei prossimi due giorni, allora potremmo attenderci un andamento in stretto trading range che porterebbe successivamente al breakout dell'area 16000/150 con gli obiettivi già indicati. Possiamo osservare come le divergenze sugli oscillatori stocastico veloce e Rsi14 abbiano correttamente anticipato la correzione in atto, uscendo entrambi dall'area di ipercomprato. Operativamente non si deve avere fretta di entrare al rialzo, in quanto la discesa sotto 15675 andrebbe a creare occasioni di acquisto più favorevoli. Quindi take profit sulle posizioni in essere sotto 15675 e successivamente attendere 15000/15150 per rientrare al rialzo. La tenuta di 15675 suggerirebbe invece di aspettare il breakout di 16150 per incrementare le posizioni lunghe con target 16600 e poi 17050 punti.
Ciao,
RispondiEliminati seguo sempre con molto interesse e tengo al tuo giudizio critico. Ho appena letto questo post http://www.rischiocalcolato.it/2012/01/ribasso-azionario-si-parte.html che mi ha un pò impressionato! Aspetterò di capire come apriranno i mercati e se, in effetti, terremo il livello di 15675 che ieri ha tenuto!
Illuminami su questo possibile cataclisma!!!
Ciao Pasquale,
EliminaNon ho avuto occasione di leggere il pezzo da te citato, e così sono andato a darci un'occhiata veloce. Personalmente penso che l'analisi ciclica sia un qualcosa di totalmente privo di fondamento, e quindi ritengo che non si debba dare un peso specifico rilevante a quei contenuti. Tieni conto che i mercati azionari hanno un andamento fortemente dicotomico: l'azionario USA è praticamente tornato sui massimi, mentre quello europeo, e in particolare quello italiano, sono in forte ritardo. Detto questo non vedo particolari motivazioni per una nuova discesa, almeno finchè il Ftse MIB rimarrà sopra l'area dei 15000 punti. Per quel che riguarda l'azionario USA una correzione ci potrebbe stare.