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IL cambio euro/dollaro ha recuperato oltre dieci figure in meno di un mese, risalendo dai minimi relativi segnati a 1,32 nei primi giorni di ottobre, fin sopra 1,42 alla fine della scorsa settimana (max. realizzato 1,424). Il pronto rimbalzo dopo la forte discesa accusata dall'euro nel corso di settembre, ha delineato un trend di breve positivo, e le quotazioni hanno raggiunto un livello critico di ritracciamento (come da grafico). Nella giornata di oggi il dollaro si è ripreso buona parte del movimento dello scorso giovedì recuperando due figure. Unendo tutti i minimi crescenti dal 4 ottobre scorso ad oggi si ottiene una trendline dinamica che transita oggi a 1,395 e che si alzerà domani sul livello psicologico collocato a 1,40. Il cedimento di questo livello farebbe pensare all'esaurimento della reazione in atto, e contribuirebbe a far riaggiustare la curva attorno a 1,375. Osservando il grafico in un orizzonte temporale più ampio è possibile rilevare un classico movimento di pullback tecnico sotto la base del trend rialzista che aveva guidato il rafforzamento dell'euro dall'estate del 2010 alla primavera di quest'anno. Questa tendenza a favore della divisa europea era stata chiaramente interrotta nel mese di settembre, con la repentina discesa da 1,45 fino a 1,315. Il ritorno sotto 1,375 sarebbe un segnale di conferma in questo senso, che contribuirebbe a mantenere alta la volatilità su questo cross con possibilità di discesa fino a quota 1,34 e poi ancora 1,315/32. Diversamente, la tenuta di 1,40 e il ritorno sopra quota 1,42, andrebbero a favorire un nuovo allungo dell'euro fino a 1,45, ma questo secondo scenario appare il meno probabile.
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