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Resta piuttosto volatile lo scenario di brevissimo termine di Unicredit, come del resto quello della gran parte dei titoli del comparto bancario, e i prezzi sono ancora inseriti in un chiaro trend ribassista che prosegue in maniera piuttosto regolare a partire dallo scorso febbraio. Tuttavia nelle ultime settimane il titolo sembra aver trovato acquirenti nella fascia compresa tra 1,06 e 1,12 euro. Lo testimoniano l'engulfing bullish del 12 luglio e il successivo three white soldiers, entrambi caratterizzati da volumi di scambio crescenti. Inoltre sul grafico è possibile evidenziare una serie di tre minimi ascendenti di breve termine, che segnalano il possibile inizio di una nuova tendenza positiva. Ancora presto per trarre conclusioni di questo tipo, poichè il definitivo segnale d'inversione rialzista arriverebbe solo sopra quota 1,53, livello ancora piuttosto lontano dagli attuali. La tenuta di 1,22/23 sarà importante per confermare i segnali positivi delle ultime settimane, e il superamento di 1,315 potrebbe attirare ulteriori acquisti almeno fino ad un nuovo test della trendline dinamica ribassista, attualmente passante per quota 1,43 euro. Operativamente si può tentare di anticipare l'inversione positiva acquistando con stop loss 1,22 e primo obiettivo 1,315, poi 1,43. Il cedimento di 1,22 andrebbe a negare il tentativo d'inversione con spazio per una nuova discesa nell'area 1,10/13.
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