martedì 15 marzo 2011

L'economia giapponese verso la catastrofe e lo yen continua a rafforzarsi. Cerchiamo di capire perchè.

La divisa nipponica resta ad un passo dai massimi contro il dollaro, e si rafforza contro tutte le principali valute mondiali. Il parallelo con il terremoto di Kobe del 1995. 

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Parecchie persone si stanno domandando in queste ore per quale motivo lo yen, dopo una catastrofe di proporzioni abnormi che sta mettendo in ginocchio l'economia del sol levante, si stia rafforzando praticamente contro tutte le principali divise mondiali. Vediamo di fare un parallelo con le precedente catastrofe verificatasi in Giappone nel gennaio del 1995 con il terremoto di Kobe che fu, allora, il più grave dopo quello del 1923. I danni ammontarono a circa diecimila miliardi di yen, ma questo dato ci dice poco, e quindi è forse più significativo parlare di un impatto sul PIL pari al 2,5%. I morti furono circa 6500, di cui oltre 4500 nella sola città di Kobe. Osserviamo adesso sul relativo grafico di lungo termine (su base mensile) che cosa accadde al cross dollaro/yen. Ebbene lo yen si apprezzò di circa il 25% contro il dollaro nel giro di due mesi, con il cross che passò da 100 (gennaio '95) fino a 79,75 (minimo di aprile '95) livello che rappresentò il massimo per lo yen (non ci sbilanciamo a parlare di massimo storico perchè non disponiamo di un data base sufficientemente lungo sul cambio in questione, ma molto probabilmente è così). In raffronto a quello che successe allora, possiamo arguire che l'apprezzamento dello yen di questi giorni non è ancora nulla. Facendo le dovute proporzioni, soprattutto in relazione al fatto che il disastro di questi giorni è di dimensioni assai maggiori di quello del 1995, ci si dovrebbe attendere una forte discesa del cross dollaro/yen almeno fino a 65,00 nelle prossime settimane. La motivazione tecnica legata a questo fenomeno, che potrebbe apparire paradossale, è l'incremento della domanda di moneta nipponica che si avrà nelle prossime settimane per finanziare la ricostruzione e i risarcimenti assicurativi.

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