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Apertura in forte gap down, come ci si poteva del resto attendere, per il mercato italiano che però recupera subito qualche posizione stabilizzandosi attorno ai 21500 punti. Tenendo presente che in questo momento l'analisi tecnica riveste un'importanza piuttosto relativa, procediamo comunque ad esaminare lo scenario. I corsi sono scesi sotto l'area dei 21650 punti, che avevamo indicato nelle recenti analisi come primo livello spartiacque per il ritorno di una view negativa nel breve periodo, che avrebbe potuto estendersi al medio termine. E' stata rotta al ribasso anche la trendline rialzista che sosteneva il movimento ascendente dallo scorso novembre, e adesso il mercato potrebbe trovare un equilibrio attorno ai 20900/21000 punti, nei pressi della media mobile a 200 giorni. Gli sviluppi dipenderanno principalmente dalle notizie che arriveranno dal Giappone, che per il momento non sono affatto positive. La Banca centrale giapponese è già intervenuta per sostenere i corsi azionari, e ha comunicato che sarà pronta ad intervenire ancora, ma questi interventi saranno ovviamente dei palliativi finchè non ci saranno miglioramenti nello scenario dell'economia reale, che per il momento resta uno scenario da catastrofe. Operativamente sarebbe bene evitare di esporsi a qualsiasi tipo di rischio, rimanendo alla finestra. Per coloro che volessero approfittare di questa situazione (ed è brutto dirlo, ma i mercati sono anche questo) si possono aprire posizioni short in caso di mancato recupero di 21650 punti di Ftse MIB, con obiettivo in area 20900/21000 e stop sopra 21650 stesso. La rottura al ribasso di 20900 farebbe scivolare ancora il mercato fino ai 20000 punti.
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