

Il titolo STMicroel. si è rafforzato per tutto il corso degli ultimi tre mesi e mezzo, senza accusare nessuna correzione significativa. Tale movimento ha consentito l'interruzione di un trend primario negativo che andava avanti dai messimi relativi del 2002 (breakout decisivo nella seconda metà di novembre). Le quotazioni hanno così raggiunto la parte superiore del canale rialzista in essere dal marzo del 2009 (ben delineato sul grafico weekly), che attualmente transita nell'area 9,20 euro. IL ciclo rialzista in atto da metà ottobre potrebbe essere giunto al termine, e alcuni segnali in questo senso sono arrivati dallo stocastico lento in concomitanza all'engulfing bearish del 19 gennaio scorso. Tuttavia i prezzi si sono appoggiati alla trendline dinamica ascendente (che passava nelle scorse sedute a 8,15) e si sono riportati a ridosso dei 9,00 euro per azione. IL primo segnale di debolezza arriverebbe con il ritorno sotto 8,40, che aprirebbe spazio per un ritracciamento di ampia portata, che non andrebbe comunque a negare il segnale d'inversione primaria di cui si parlava precedentemente. Non amo particolarmente i numeri di Fibonacci, ma ho scelto in ogni caso di evidenziare i ritracciamenti sul grafico weekly. Essi ci aiutano a stimare con buona approssimazione gli obiettivi di un eventuale storno, che collochiamo nell'area 7,25 - 7,70. Questi valori rappresentano rispettivamente il 50% e il 38,2% dell'ultima gamba rialzista (considerando il valore 9,20 come massimo). Al contrario, la tenuta di 8,40 e l'eventuale breakout di quota 9,20 fornirebbero un ulteriore segnale di forza che potrebbe attirare nuovi acquisti e proiettare le quotazioni verso i 10,00 euro e successivamente a 10,80. Operativamente si possono aprire posizioni corte (vendita allo scoperto del titolo) sotto 8,40, con stop loss 8,70, e obiettivi a 7,90, poi 7,70, e ancora 7,25. Sopra 9,20 si può tentare l'apertura di posizioni lunghe con molta cautela e stop loss 9,00 euro, considerando i target suddetti.
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