mercoledì 26 gennaio 2011

Saipem: primo campanello d'allarme sotto 35,20

Saipem resta inserita in un trend rialzista primario che va avanti ormai dal marzo del 2009, e che ha portato le quotazioni del titolo su nuovi massimi storici sopra i 38 euro. Tuttavia nelle recenti sedute i prezzi hanno effettuato una correzione interrompendo il rettangolo di consolidamento di breve termine compreso tra 36,30 e 38 euro. Molto significativa la long black candle del 20 gennaio, in rottura ribassista della evolvente parabolica di medio periodo, accompagnata da un netto incremento nei volumi di scambio. Dopo tale movimento i prezzi si sono appoggiati al supporto statico individuabile a 35,20, livello dal quale transitava proprio in questi giorni il supporto dinamico lineare di medio periodo. Osservando il grafico su base settimanale la situazione appare ancora più chiara: Saipem ha testato ripetutamente la parte superiore dell'ampio canale rialzista primario (passante proprio in area 38 euro) e adesso potrebbe aver bisogno di rifiatare dopo il forte rialzo che va avanti, praticamente senza sosta, dalla fine di agosto 2010. IL cedimento di quota 35,20 fornirebbe un primo segnale d'inversione, ma solo per il breve e medio termine, mentre lo scenario di fondo rimarrebbe positivo anche in caso di storni fino all'area dei 30 euro circa. La tenuta di 35,20 e il  ritorno sopra 36,30 potrebbero attirare nuovi acquisti speculativi con possibilità di nuovi strappi verso 38/38,20. Operativamente sarebbe opportuno prendere profitto sotto 35,20, e attendere una correzione fino ai 31 euro prima di pensare ad aprire nuove posizioni al rialzo. Per un'operatività di tipo ribassista (vendita allo scoperto): aprire posizioni short sotto 35,20 con stop loss 36,30, ma solo in un'ottica di breve termine, e target primo a 33,30, poi 31/31,60. L'inversione della tendenza primaria rialzista appare al momento prematura, e arriverebbe comunque solo con la rottura confermata dei 30 euro per azione.

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