lunedì 30 agosto 2010

Eurostoxx 50 (Analisi e grafico del 27 agosto 2010)


Nell'analisi dello scorso mese avevamo già espresso qualche perplessità riguardo il netto disallineamento tra l'andamento positivo degli utili delle società quotate e i dati negativi dell'economia reale. I listini si erano rafforzati con un occhio di riguardo ai primi tralasciando il resto, ma si sa, come recita un vecchio adagio, che tutti i nodi prima o poi vengono al pettine. Già la scorsa settimana i dati americani sulle richieste di sussidi e l'indice Fed Philadelphia avevano raffreddato i mercati, ma la vera e propria doccia gelata è giunta nei giorni scorsi dal settore immobiliare USA. Se nel mese di luglio il calo della compravendita di case esistenti (-27,2%) è il peggiore dal 1995, quello della vendita di nuove unità abitative (276.000 unità pari a -12,4%) costituisce un vero e proprio record storico negativo. Di fronte a numeri così terrificanti ci si poteva attendere una reazione dei listini ben peggiore di quella che si è verificata nella seduta del 24 agosto (cali contenuti nell'ordine dell'1,5% per i principali indici). L'Eurostoxx50 ha comunque lasciato sul campo circa il 10% nell'arco delle ultime tre ottave, riportandosi nuovamente attorno ai 2600 punti, e l'ipotesi di un attacco ai massimi dell'anno va per il momento archiviata. Altri segnali negativi sono arrivati dai principali oscillatori: il Macd ha tagliato al ribasso la trigger line, ed è tornato in territorio negativo; lo stocastico slow ha fornito un chiaro segnale di vendita. Campanello d'allarme anche dal Vix che risale sopra la soglia del 30%. Dal punto di vista grafico la media mobile a 200 giorni, e la resistenza statica a quota 2850, hanno contenuto ancora una volta il tentativo di rialzo. E' possibile tuttavia individuare una serie di minimi relativi crescenti, a partire dalla fine di maggio, che delineano un supporto dinamico che transiterà nella prossima ottava attorno ai 2600 punti. Il quadro tecnico resta neutro nel medio e lungo termine, ma in netto peggioramento nel breve. Questo frenetico saliscendi, in un range compreso tra i 2450 e i 2850 punti, potrebbe accompagnarci nell'arco delle prossime settimane, in attesa di nuove indicazioni provenienti dai dati. Decisive in questo senso le giornate di martedì e mercoledì, quando verranno diffusi alcuni indicatori leading negli USA (indice PMI di Chicago, fiducia dei consumatori e indice ISM). In caso di negatività di questi dati la fascia di supporto statico collocata tra 2450 e 2500 punti potrebbe essere violata al ribasso, e le vendite condurrebbero l'indice verso nuovi minimi dell'anno in zona 2260/2350.

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