giovedì 27 agosto 2015

Azimut rimbalza dopo il test del supporto primario

Azimut ha accusato una forte flessione a partire dal 26 giugno 2015, passando dai 27,30 euro per azione ai 18,50 di lunedì 24 agosto. Significative le rotture dei supporti statici a 23,50 euro e 21,00 euro, che hanno determinato una tendenza ribassista di natura impulsiva accompagnata da un aumento di volatilità nel prezzo. Tuttavia il supporto dinamico primario, passante per quota 18,80 euro circa, è riuscito a riportare gli acquisti su Azimut che dall'inizio della settimana ha recuperato fino a 20,39 euro per azione. L'idea di trading che avevamo proposto nel report operativo n°105 era quella di sfruttare il forte ipervenduto sul titolo e il test della trendline primaria rialzista per acquistare a cogliere un eventuale rimbalzo a 21 euro, anticipando una possibile divergenza sullo stocastico slow che si è verificata con il recupero delle ultime tre sedute. Lo stop loss proposto sulla posizione era 18,75 euro. 

La discesa fino a 18,50 euro di lunedì, attribuibile al fattore esogeno "Cina" che ha provocato una forte escursione dei prezzi nell'intraday, ha fatto scattare la vendita per contenere la potenziale perdita. Coloro che avessero mantenuto la posizione senza applicare lo stop loss sarebbero adesso in guadagno del +4,75% lordo, e possono mantenere puntando al primo obiettivo posto a quota 21,00 euro. Coloro che invece avessero applicato correttamente lo stop loss non possono fare altro che attendere un ridimensionamento dei corsi di Azimut fino a 19,00 euro per tentare un nuovo acquisto con stop loss 18,50 euro. In caso di superamento di 21,00 euro il movimento impulsivo ribassista potrebbe ritenersi concluso e i prossimi obiettivi rialzisti andrebbero ad individuarsi, in questo caso, a 22,30 euro e poi 23,50 euro per azione.

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