Report
Operativo n°5 del 17 luglio 2013
Ancora incertezza per il mercato azionario italiano, che non riesce ad
affrancarsi dall’area dei 15600 punti di Ftse Mib. Il principale paniere
dell’equity nostrano ha creato comunque una base di supporto a quota 15400
punti. Il prossimo ostacolo da superare è posto nell’area 15800/15900 punti.
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Una settimana sostanzialmente
neutra ma caratterizzata dalla volatilità intraday piuttosto accentuata per il
mercato azionario italiano, che rimane bloccato in una fase di consolidamento
ormai da due settimane. Il baricentro di questo swing di brevissimo termine si individua attorno ai 15600 punti di
Ftse Mib, in un box di trading range
delimitato da una base posta a 15400 punti e da un ostacolo individuabile nell’intervallo 15800/15900 punti.
Considerando i massimi decrescenti configurati dall’indice tra il 28 maggio e
il 5 giugno scorsi è possibile tracciare una resistenza dinamica discendente che transita proprio in questi
giorni a ridosso dei 15800 punti. Tale livello assume dunque una doppia valenza
per il breve periodo: se i valori riuscissero a portarsi stabilmente sopra
quest’area avrebbero un ulteriore margine di apprezzamento fino a quota 16200/300, dove troviamo una fascia di resistenza statica piuttosto
importante. Diversamente se il mercato non dovesse dimostrarsi sensibile
agli acquisti in prossimità dei 15800 punti, e l’indice dovesse rimanere sotto
questo livello, potremmo assistere ad un nuovo ridimensionamento dei corsi
azionari che potrebbe estendersi fino all’area 15000/200. Oltre alla formazione
del Ross
Hook individuato nelle scorse analisi, arrivano altri segnali positivi dall’indicatore Macd con un bullish
crossover e dalla formazione di un triplo
minimo crescente. Facciamo comunque attenzione perché rimane valida l’ipotesi del pullback
a 16300 punti (trendline rialzista di medio periodo violata al ribasso il
20 giugno scorso. Si resta preferibilmente long
considerando ogni movimento impulsivo di debolezza verso l’area 14950/15200
come nuova occasione di acquisto sull’equity
italiano.
Situazione
Portafoglio
Mediolanum ha effettuato un movimento di correzione in
pullback verso i 4,77 euro (4,784 realizzato), e adesso sembra pronta per
tornare a correre sopra i 5,10 euro. Continuiamo a mantenerla con target a 5,30
euro, ma teniamoci pronti a chiudere in gain se dovesse mostrare incertezza a
ridosso di 5,10. Scattato il trailing profit su Finmeccanica (posizione
short) a 3,85 sopra la trendline con il prezzo del titolo che è risalito fino a
4,00 euro. Portiamo a casa un profitto lordo del 3,5%. Su Ansaldo è intervenuta l’operazione straordinaria di aumento di capitale a titolo gratuito
(quarta tranche) che ha portato il numero delle azioni della società da
160milioni a 180milioni, con un fattore di rettifica del prezzo di 0,889. I
prezzi di carico e di target in portafoglio verranno dunque riadeguati in base
a questo coefficiente, dato che non si è pagato nulla per le nuove azioni.
Metterei comunque come secondo obiettivo i 7,00 euro, con trailing profit a
6,72 euro. Generali ha
trovato l’ostacolo sul primo target a 14,25 euro, e ha fatto scattare le prese
di profitto con il ritorno sotto 13,80 euro per quelli che l’avevano mantenuta.
Per chi ce l’avesse ancora in portafoglio è da mantenere con trailing profit a
13,70 e obiettivo sempre nell’area 14,70/75. Sopra 14,25 si potrebbe pensare ad
un nuovo acquisto. Banco popolare
rimane intrappolata in un range compreso tra 0,88 e 0,90 e non riesce a
decollare. A questo punto alzerei il livello di stop loss da 0,86 a 0,895 per diminuire
considerevolmente il livello di rischio. Obiettivi sempre a 0,95 e 1,025/03. Molto
bene ENI che ha superato i
16,40 euro, e si avvia verso il primo target a 15,60. La manteniamo con
tranquillità e alziamo il trailing a 16,15 euro in maniera tale da ridurre il
rischio a zero salvando un piccolo gain. Scattato il buy su Atlantia con il breakout di
12,85 euro, che si è rivelato successivamente un falso segnale. Chiusa subito
in stop loss sotto 12,65 euro. Entrata anche FIAT con obiettivi a 6,17 e poi 6,50 euro. Lo stop loss è da
fissare a 5,62 euro. In portafoglio inseriamo l’operazione su Mediaset delle scorse settimane,
effettuata e segnalata da un nostro lettore che ringraziamo.
Titoli sotto la
lente
A2A ha trovato una solida base di supporto nell’intorno di
0,55 dopo la netta correzione da 0,678. L’interruzione dei massimi decrescenti
potrebbe fornire un primo segnale di ripresa del trend positivo con il ritorno
sopra 0,61. Si può tentare di anticipare l’acquisto sopra 0,59 (trendline
discendente) con obiettivi a 0,61 e poi 0,65 euro. Negativa sotto 0,55.
Finmeccanica ha confermato la nostra view ribassista ed è
tornata a ridosso dell’importante supporto statico posto a 3,60 euro.
L’eventuale cedimento di questo livello potrebbe imprimere un’ulteriore
accelerazione in discesa del prezzo fino a 3,45 e poi 3,26 euro. Short dunque
sotto 3,60 con questi obiettivi e stop loss da posizionare a 3,70 euro.
ENEL ha invece confermato la fase ribassista con un gap down
sotto 2,38 e una forte discesa nell’intorno di 2,30 euro. La fase negativa in
essere dalla fine di maggio verrebbe conclusa con il ritorno sopra 2,40, con
primo obiettivo a 2,50 euro. Sopra 2,50 conferma positiva con possibilità di
ritorno a 2,70 euro.
Intesa Sanpaolo sta configurando un pennant di possibile
consolidamento e continuazione rialzista dopo il forte recupero messo a segno
nelle prime sedute di luglio. Non è facile inserire un livello di entrata su
queste configurazioni, comunque direi buy sopra 1,29 con primo obiettivo nella
fascia 1,33/1,36 euro, poi 1,42 euro. Lo stop loss tecnico sarebbe da
posizionare sotto la base del pennant a quota 1,26 euro poiché in questo caso
il titolo potrebbe flettere nuovamente in area 1,18/1,20 euro.
E’ tutto anche per
questa settimana.
©dott. Pier Paolo
Soldaini – ®XTraderNet – Riproduzione
riservata
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