Report
Operativo n°2 del 26 giugno 2013
L’indice Ftse Mib ha interrotto il trend positivo ed è sceso a testare
i precedenti minimi di aprile in area 14950/15000 punti. Il quadro tecnico è
adesso neutro nel medio orizzonte temporale, mentre nel brevissimo è possibile
un classico movimento di pullback, un rimbalzo che potrebbe estendersi fino a
16000/050 punti.
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Il movimento dello scorso giovedì
non lascia spazio ad alcun dubbio: il trend positivo che sosteneva il mercato azionario
italiano a partire dal luglio del 2012 si è definitivamente deteriorato.
L’indice Ftse Mib non è riuscito a recuperare stabilmente l’area di resistenza
collocata tra 16250 e 16300 punti, e ha accusato una netta flessione che ha
provocato la rottura di un importante supporto dinamico. Il gap down tra
giovedì e venerdì è piuttosto significativo, e solo la soglia psicologica dei
15000 punti è riuscita ad attirare gli acquirenti arginando così una discesa
che è andata avanti per cinque sedute consecutive, una sequela negativa che a
Piazza Affari non si vedeva da parecchio tempo. L’area 15000 rappresenta anche
una soglia di supporto statica piuttosto importante, alla quale il mercato si
era già dimostrato sensibile agli acquisti non solo nello scorso aprile, ma più
volte anche nell’autunno dello scorso anno. Lo scenario di breve termine è
negativo, anche se il quadro tecnico di medio periodo è passato da positivo a
neutro, mentre per il brevissimo orizzonte temporale (una/due settimane) ci si
potrebbe attendere un classico rimbalzo tecnico con pullback di verifica sotto
la base del trend positivo interrotto, che attualmente transita attorno ai
16000 punti. Questo movimento renderebbe probabile anche la chiusura del gap
down rimasto aperto a 16054 punti, prima della ripresa delle vendite.
Miglioramento solo in caso di recupero dei 16000 punti, consolidato da una
chiusura settimanale, e successivo ritorno sopra 16250/16300. Altrimenti se il
paniere azionario italiano dovesse rimanere sotto i 15700 punti (trendline
ribassista di breve periodo) ci dovremmo attendere nuove vendite con
possibilità di arretramento sotto i 15000 punti, movimento che aprirebbe la
porta per un ridimensionamento dei valori fino a 14500/730 punti. Gli eventuali
acquisti sulla tenuta di 15000 vanno protetti in stop loss secco sotto 14950, e
l’obiettivo minimale è da fissare a 15700. Sopra quest’ultimo livello target
successivo a 16000/050. Le operazioni short tuttavia sono in questo momento da
preferire, soprattutto sui rimbalzi in area 15700/16000, con stop loss a 16250,
e da incrementare sulla rottura dei 15000 punti, con obiettivi a 14730, poi
14500 e ancora 14100.
Situazione
Portafoglio
Mediolanum è arrivata a testare
l’area di supporto collocata tra 4,77 e 4,80, dove la attendevamo. E’ entrata
quindi in portafoglio sul test di questo livello. Gli obiettivi sono 5,10 in
prima battuta e 5,30 in un secondo momento. La posizione per adesso non è in
positivo, e il prezzo è sceso nei pressi di 4,61 euro per azione. Lo stop loss
in un’ottica di money management sarebbe da posizionare sotto 4,60 euro, mentre
uno stop loss più corretto in termini tecnici sarebbe da fissare a 4,50 euro,
anche se in questo caso la perdita accusata sarebbe più larga. ENI ha rotto al
ribasso i 16 euro con aumento di volumi netto, ed è scesa fino a quota 15,20
dove l’attendevamo. Chi avesse posizionato l’ordine di acquisto su questo
livello e fosse riuscito ad acquistare può attendere un rimbalzo a 16,00/10
prima di liquidare la posizione. Il trend di breve è peggiorato e resta
negativo. Lo short su Finmeccanica ha dato i suoi frutti con il titolo che ha
raggiunto e oltrepassato il primo obiettivo a 3,74, poi le quotazioni sono
risalite sopra 3,80. Posizione da mantenere con eventuale uscita sopra 3,90 e
obiettivo ancora a 3,60 euro. Ringraziamo un nostro lettore che ci ha segnalato l’acquisto di Fondiaria-SAI al prezzo di
1,436 come da Report n°0 dello scorso 12 giugno (posizione che non avevamo
inserito in portafoglio). L’uscita corretta in trailing profit dopo che il
titolo aveva quasi toccato quota 1,60 era da porre sotto 1,55. In portafoglio
verrà indicata la posizione.
Titoli sotto la
lente
Ansaldo si è appoggiata al supporto dinamico rialzista di
medio periodo in area 7,25 euro, e tenta di mantenere valido il trend positivo.
L’acquisto può essere effettuato su questi livelli con stop loss sotto 7,10
euro, oppure attendere il ritorno sopra 7,50 euro, che porrebbe fine
all’attuale correzione di breve termine che va avanti da metà maggio, quando il
prezzo del titolo segnava 8,34 euro.
Banco Popolare si trova al test di un interessante supporto
statico collocato a quota 90 centesimi. Il trend di breve è decisamente
negativo, ma la correzione potrebbe essere arrivata al capolinea. L’acquisto
sarà controllato in stop loss a 0,875 euro, con obiettivi a quota 0,95 e poi
1,03 euro. Il rimbalzo potrebbe spingersi anche fino a 1,05/07 euro, un’area
statica di medio periodo che rappresenta adesso una forte resistenza.
Generali ha testato l’importante supporto dinamico passante
per quota 13,10 euro, e ha effettuato un primo rimbalzo sopra 13,50. In caso di
conferma sopra quest’ultimo livello si possono tentare acquisti con stop loss
13,20 euro e obiettivo 14,25, poi 14,70 euro. Il cedimento dei 13 euro
fornirebbe invece un chiaro segnale d’inversione di tendenza.
Banca pop Milano è praticamente in caduta libera da
parecchie sedute, e il prezzo sta per raggiungere un importante supporto
statico collocato attorno a 30 centesimi. In caso di discesa fino a questo
livello si potrà tentare un acquisto con stop loss stretto per cogliere un
rimbalzo da ricoperture che potrebbe raggiungere l’area 0,36.
STM ha ceduto ancora una volta i 7,00 euro e ha poi
recuperato in pullback verso questo stesso livello. Si potrebbe tentare
nuovamente lo short poiché il titolo potrebbe scendere ancora fino a 6,20 euro
con primo obiettivo 6,62. Lo stop loss sarebbe da posizionare sopra 7,00 euro,
oppure più largo a 7,10 considerando la volatilità intraday del titolo.
E’ tutto anche per
questa settimana.
©dott. Pier Paolo
Soldaini – ®XTraderNet – Riproduzione
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