|
(Clicca per ingrandire) |
L'obiettivo ribassista che avevamo fissato a quota 15250 punti, come proiezione teorica della bearish flag configurata nella prima metà di febbraio, è stato quasi raggiunto con il movimento discendente di venerdì scorso e con quello di inizio settimana. I valori del paniere sono scesi fino ad un minimo relativo di 15406 punti, e la doji line di ieri lascia pensare ad un esaurimento delle spinte in vendita. L'area dei 15250 punti è molto significativa anche perchè da questo livello transita proprio in questi giorni la media mobile a 200 giorni, al di sotto della quale i corsi dell'indice non tornano ormai dall'estate del 2012. Teniamo conto che il mercato ha ceduto il 14,3% dal massimo relativo segnato il 30 gennaio a 17982 punti, e che comunque il trend positivo in essere dal luglio 2012 si è deteriorato con il movimento ribassista del 25 e del 26 febbraio, quando l'indice è sceso da 16800 a 15500 in due sole sedute. Il quadro tecnico è adesso neutro nel medio e lungo orizzonte temporale, mentre nel breve la situazione resta negativa. Il recupero dei 16200 punti potrebbe favorire un classico movimento di pullback tecnico per testare dal basso la trendline persa con possibile escursione rialzista fino a 16800 punti. Se invece il mercato dovesse accusare fatica nel recupero dei 16000/200 punti ci si dovrebbe attendere una fase di consolidamento del precedente ribasso, con andamento in un range compreso tra 15250 e 16000 punti. Il primo segnale negativo arriverebbe sotto 15250 punti, e in questo caso il trend discendente di breve potrebbe estendersi fino all'area 14700/850 punti, dove incontriamo una forte fascia di supporto statico che dovrebbe contenere ogni ulteriore tentativo di indebolimento.
Nessun commento:
Posta un commento