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Veloce aggiornamento per rilevare l'accelerazione ribassista dell'oro, che nella giornata odierna ha ceduto circa 30 dollari l'oncia toccando un minimo intraday a 1558 dollari. Il prezzo tende a rimanere sopra la base del canale ribassista di breve/medio periodo che passa attorno a 1570 dollari l'oncia, livello al quale avevamo fissato il primo target in caso di rottura ribassista dei 1625 dollari (confrontare
precedente analisi del 12 febbraio scorso). Adesso si rileva una situazione di forte ipervenduto di breve termine che potrebbe innescare le ricoperture sulle posizioni corte e, di conseguenza, un rimbalzo tecnico che potrebbe riportare il prezzo del metallo giallo a 1600 dollari, ed eventualmente un pullback più ampio fino all'area statica collocata tra 1625 e 1645 dollari l'oncia (divenuta resistenza). Operativamente si possono lasciar correre le posizioni corte aperte sotto 1645, con obiettivo sempre fissato nell'intervallo di valori compreso tra 1530 e 1550 dollari, un'area che rappresenta un forte supporto statico. L'eventuale rimbalzo fino a 1625 suggerirebbe di incrementare gli short con stop su tutte le posizioni sopra 1645. Il trend negativo verrebbe peraltro interrotto solo sopra 1680 dollari per oncia. Stay tuned.
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