giovedì 22 novembre 2012

Il disastro della Tobin Tax prosegue: il Governo dice no, ma la Camera approva.

Governo battuto quasi all'unanimità nell'aula della Camera su un ordine del giorno del Pd alla legge di stabilità relativo alla tobin tax. Il testo, il cui primo firmatario è Francesco Boccia, è passato con 433 sì, 6 no e otto astenuti malgrado il parere contrario dell'esecutivo. Il testo approvato mira non solo a non esentare nessuno dal pagamento della tassa, soprattutto sui derivati, ma anche ad ampliare la base imponibile della Tobin Tax. L´ampliamento, secondo il testo firmato da Francesco Boccia, tende ad applicare la tassa sulle transazioni finanziarie anche agli operatori esteri che compiono operazioni su asset italiani. L'ordine del giorno è stato sottoscritto dal gruppo IdV.
La tassazione, come già previsto in precedenza, andrà a colpire anche gli strumenti derivati e i trader online. Restano escluse le operazioni sui titoli di Stato della zona euro. Il testo prevede inoltre una riduzione dell´aliquota, fissata in precedenza allo 0,05%, ma su questo punto non è ancora stata fatta chiarezza. Il testo, ora, dovrà essere approvato anche dall´altro ramo del Parlamento. Secondo indiscrezioni di stampa, ieri il Governo avrebbe provato a cambiare l´impianto della Tobin Tax, escludendo dall´imponibile gli strumenti derivati (ad eccezione di quelli azionari) e i trader online. Il risultato sarebbe stato una Tobin "alla francese", ovvero ad essere tassato sarebbe stato il saldo di fine giornata e non le operazioni intraday.

Nessun commento:

Posta un commento