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Un altro passo indietro per l'azionario italiano in apertura di settimana, con il Ftse Mib che scende a ridosso dei 15300 punti proseguendo la gamba ribassista iniziata dal massimo relativo del 18 ottobre scorso, segnato a quota 16280. E' possibile individuare una chiara configurazione triangolare simmetrica, con vertice a 15700 punti circa, all'interno della quale la curva sarebbe inserita a partire dall'inizio di settembre. La base del triangolo passa proprio oggi a quota 15300, livello che assume anche rilevanza come supporto statico di breve termine. La tenuta di questo supporto favorirebbe nuovamente gli acquisti e un ulteriore riaggiustamento verso 15700 e poi 16000 punti (parte superiore della figura), per lo sviluppo di un'onda 5. Il cedimento confermato di 15300 andrebbe invece a completare al ribasso la configurazione, aprendo lo spazio per ulteriori vendite fino a 15000 (media mobile a 200 giorni) e poi 14500/700 punti. Gli oscillatori più veloci indicano una situazione di ipervenduto nel brevissimo termine, mentre quelli più lenti rimangono in posizione neutra. Storni controllati in zona 14500/700, accompagnati da volumi bassi o comunque in contrazione, sarebbero sempre da interpretare come nuove occasioni di acquisto. Scenario negativo da attendere solo sotto 14500 punti. Operativamente le posizioni short aperte in ottica di brevissimo termine alla rottura ribassista dei 15300 punti avrebbero come obiettivo l'area 14500/700 e dovrebbero essere chiuse in stop loss al superamento dei 15600 punti, in coerenza con la serie di massimi relativi decrescenti delle ultime due settimane. Per contro, le posizioni lunghe aperte sugli attuali livelli avrebbero come stop loss l'area dei 15000 punti e primi obiettivi a 16000 e 16280 punti. Il quadro tecnico tornerebbe positivo sopra 16300, con la chiusura rialzista della figura triangolare, e spazio di rialzo aperto fino a 17150 punti.
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