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Con il movimento della prima metà del mese di settembre, che si è concretizzato in un ampio recupero del cross euro/dollaro passato da 1,247 a 1,317, il trend negativo primario in essere sul cambio dal maggio del 2011 è stato interrotto. La serie di massimi e minimi decrescenti che delimitava la tendenza ribassista non è riuscita a contenere la reazione dell'euro messa a segno a partire dalla fine di luglio. Il breakout è ben visibile sia sul time frame settimanale che su quello giornaliero, ed è stato ben anticipato, rispettivamente sui due frame, dalle divergenze positive sul MACD e sullo stocastico in versione lenta. L'attuale gamba rialzista di breve periodo, originatasi dopo il minimo del 24 luglio a 1,204, è individuata da una serie piuttosto precisa di minimi crescenti, e va a delineare un'area di supporto dinamica compresa tra 1,27 e 1,28. La correzione degli ultimi sette giorni ha provocato una contrazione da 1,317 a 1,289, ma può essere interpretata come un normale movimento di riaggiustamento dopo l'allungo in accelerazione avvenuto con il breakout della resistenza statica situata a quota 1,27 (lo scorso 7 settembre). Interessante notare che la parte superiore del canale primario discendente transita appena sotto i valori attuali, e più precisamente in zona 1,285, mentre la prossima settimana andrà ad incrociarsi con il supporto dinamico rialzista di breve termine a 1,283. Il cambio potrebbe dunque scivolare lentamente fino a questo livello, in un sostanziale movimento di consolidamento che andrebbe a scaricare l'ipercomprato sugli oscillatori più veloci, con possibile approfondimento fino a 1,28, prima di mettere a segno un nuovo avanzamento di natura impulsiva. Il test e la tenuta dell'area 1,28/285 con il successivo ritorno sopra 1,30 andrebbero a confermare questa ipotesi, aprendo spazio di apprezzamento per l'euro fino a 1,33 in prima battuta e 1,348 in un secondo momento. Il cedimento di 1,27 farebbe invece pensare ad un esaurimento della tendenza positiva di breve e ad un rientro della curva nella tendenza primaria, e in questo caso il cross andrebbe a riassestarsi in area 1,24/25 delineando una situazione più neutra nel breve e medio orizzonte temporale.
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