(Pubblicato sul settimanale Borsa & Finanza di sabato 15 settembre 2012)
Con il balzo in avanti nel mese di settembre l’indice si è portato
stabilmente sopra i 2500 punti.
Ad un passo da quota 2611, precedente record del 2012, potrebbero
tornare le vendite. Attenzione alla divergenza sul MACD.
|
(Clicca per ingrandire) |
Le statistiche parlano chiaro: durante il mese di
agosto i mercati azionari solitamente registrano una flessione. La maggior
parte degli operatori, istituzionali e non, infatti vanno in vacanza in questo
periodo dell’anno. Dunque i volumi di scambio si riducono e la volatilità dei
corsi tende ad aumentare, provocando un ribasso generale dei prezzi. Quest’anno
invece non è andata così. I principali indici azionari americani ed europei sono
rimasti stabili, mentre altri benchmark azionari, come quello italiano, sono
addirittura cresciuti. L’Eurostoxx50 ha consolidato in agosto i precedenti
rialzi di giugno e luglio, e si è mosso nell’intorno dei 2450 punti. Nella
seduta del 6 settembre l’ondata di acquisti verificatasi sull’equity europeo ha
provocato un forte rialzo che ha portato i valori dell’indice sopra i 2500
punti. Durante l’estate, dal punto di vista tecnico, sono accadute due cose
importanti: la prima è che l’Eurostoxx50 si è mantenuto sopra la soglia
psicologica dei 2000 punti e, in prossimità di essa (minimo relativo a 2050 - giugno 2012), ha messo a
segno una reazione positiva piuttosto evidente; la seconda è che i corsi sono
tornati ad avvicinarsi ad un importante soglia di resistenza statica di lungo periodo, situata nell'intorno dei 2600 punti, e questo non accadeva
dallo scorso marzo. Nel medio/lungo orizzonte temporale infatti l’indice si trova inserito
in un ampio canale orizzontale compreso con buona approssimazione tra i 2000 e
i 2600 punti. Nel breve termine esso è posizionato sulla parte superiore di un
trend positivo, che andrà a coincidere proprio con i 2600 punti nei prossimi giorni.
Tra gli indicatori è interessante evidenziare le divergenze del MACD, che hanno
anticipato perfettamente tutti i cambi di direzione del mercato negli ultimi
dodici mesi (vedere grafico). La nuova divergenza ribassista, che potrebbe
formarsi in concomitanza con il test e il mancato superamento dei 2600 punti,
verrebbe confermata con l’arretramento dei valori sotto i 2400 e conseguenti
prese di beneficio. In questo caso avrebbe origine una nuova gamba ribassista
con obiettivi a 2230/60 e poi 2120/40. Al contrario, il breakout dei 2600 punti
accompagnato da volumi in aumento andrebbe ad imprimere un’accelerazione verso
2710 e poi 2800/80 punti, favorendo ancora le posizioni lunghe.
Testa e spalle per Saint Gobain
Titolo ancora in
difficoltà. Primo segnale positivo sopra 30 euro.
|
(Clicca per ingrandire) |
Saint Gobain si trova in una fase sostanzialmente neutra da
circa tre anni. Dal settembre del 2009 ad oggi i prezzi hanno oscillato
regolarmente attorno a quota 30 euro, se si esclude il movimento rialzista a
cavallo tra il 2010 e il 2011, quando erano passati da 26 euro a
oltre 44. La configurazione che è scaturita da questi movimenti è il più
classico dei testa e spalle, in questo caso con valenza ribassista. La neck
line della figura transita a quota 24 euro. La tenuta di questo livello nel
corso dell’estate ha riportato gli acquisti sul titolo, che si muove in questi
giorni tra 29 e 30 euro. La trendline ribassista che unisce la testa con la
spalla destra (max. relativo di marzo a quota 36 euro) transita attualmente a
30 euro. Quindi sopra 30 si avrebbe un primo segnale positivo con possibilità
di apprezzamento fino a 36 euro. Il ritorno sopra 36 negherebbe la figura con
spazi di crescita a 38 e 41 euro. Sotto 24 conferma del testa/spalle con
obiettivi ribassisti a 19,50 e poi 14,40/15,00 euro.
Nessun commento:
Posta un commento