Dopo il picco di minimo relativo a 12332 punti, raggiunto nel marzo del 2009, e il veloce recupero dei sette mesi successivi, che aveva riportato il paniere Ftse Mib attorno ai 24000 punti, sarebbe stato davvero difficile immaginare di ritrovarlo, tre anni dopo, sugli stessi valori di allora. Eppure è andata proprio così: l'indice azionario italiano è tornato ad una manciata di punti dal livello che aveva frenato la repentina discesa del 2008. Tutto da rifare dunque per l'azionario italiano, ammesso che a questi livelli il mercato possa diventare particolarmente sensibile agli acquisti, anche in un'ottica di lungo periodo. Perchè se i minimi del 2009 dovessero essere violati al ribasso, allora si aprirebbero ulteriori scenari negativi con probabili ondate di vendite da panico (sell off), considerando che per ritrovare livelli sotto i 12332 punti bisogna tornare indietro di quasi vent'anni, fino al 1993, quando i valori dell'indice di allora raggiunsero un minimo relativo a 10857 punti. Ancora peggio nel 1992, quando il minimo toccato nel settembre di quell'anno fu di 8112 punti. Il movimento degli ultimi tre anni può dunque essere interpretato come un sostanziale riaggiustamento della curva, dopo il crollo del 2008, attorno all'area dei 20000 punti in un range compreso tra 12500 e 24500, che non ha ancora generato un'inversione di tendenza di lungo periodo.
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Detto questo vengo a rispondere alle incalzanti domande, che mi sono pervenute via mail e attraverso i più noti social network in rete, riguardo la validità del modello parabolico, e del rounded bottom, ipotizzato nelle recenti analisi dell'indice Ftse Mib. Il modello chiaramente è stato negato. Prima con la rottura dei 13600 punti, e poi con il cedimento dei 13300 (peraltro questi valori erano stati indicati come livelli di guardia). Movimento che ha riportato velocemente i corsi sotto i 13000 punti fino ad un picco minimo intraday di 12381 punti, registrato nella seduta di ieri. L'equity italiano ha toccato dunque nuovi minimi dell'anno, ed è sceso sotto i precedenti minimi di giugno 2012 cedendo anche la soglia di supporto statico posta a 12800 punti. La permanenza sotto 12800 non esclude la possibilità di nuovi rovesci con accelerazioni ribassiste che potrebbero spingere i valori fino a quota 12000 e poi 11800 punti.
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Osserviamo adesso, sempre rimanendo in tema di paraboliche evolventi, il modello evolutivo sul grafico a time frame settimanale che vede l'indice inserito in una parabolica evolvente di medio/lungo termine orientata al ribasso (evidenziata in rosso sul grafico). Tale sviluppo ha avuto la meglio su quello di breve periodo, a seguito del massimo relativo di inizio luglio segnato poco sopra i 14500 punti in perfetta coerenza con la tendenza evolutiva. Si rimane dunque all'interno di uno scenario negativo con possibilità di netto peggioramento sotto i 12300 punti. Solo la tenuta di 12300 e il successivo recupero dei 13500 punti farebbero pensare ad un esaurimento della tendenza negativa in atto, che si risolverebbe in una configurazione di doppio minimo di lungo termine con probabile inizio di una nuova tendenza primaria positiva. Il segnale verrebbe confermato con il ritorno dei valori sopra l'area dei 14500 punti.
Tuttavia anche in caso di ribasso in violazione dei 12300 punti, difficilmente lo sviluppo della curva potrà rimanere coerente con la dinamica evolutiva presentata, soprattutto in relazione ai valori fondamentali delle sue componenti. I margini di ribasso appaiono dunque contenuti, seppure non ci sentiamo di escludere un ridimensionamento del 10% dagli attuali livelli con volatilità dei corsi elevata soprattutto nell'intraday. Pretendere di piazzare acquisti in prossimità dei minimi è esercizio particolarmente difficile, ed esula comunque dagli obiettivi del trader. Resta inteso che ulteriore debolezza dell'indice andrebbe a rinnovare le occasioni di entrata, soprattutto in un'ottica di medio e lungo termine, con supporti tecnici sensibili che si collocano a 12000, poi 11500/800 e ancora 10800 punti.
Io credo che arriveremo a sfiorare i 10.000 punti entro la fine dell'estate...cosa dici?
RispondiEliminaDi solito non faccio previsioni, comunque potrebbe starci tecnicamente una discesa fino a 10800 punti se si dovessero cedere i 12000... altrimenti, se si rimane sopra 12300, potremmo trovarci di fronte ad un doppio minimo di lungo periodo (marzo 2009 - luglio 2012)
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