mercoledì 11 luglio 2012

Euro/Dollaro sui minimi degli ultimi due anni

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Ci eravamo già espressi, in alcuni precedenti articoli, a favore di una netta ripresa del dollaro nei confronti della moneta unica europea, e nelle ultime tre settimane l'andamento del cross euro/dollaro ci ha dato ragione. I valori sono scesi sotto la fascia di supporto statico compresa tra 1,263 e 1,27 che non sono stati più recuperati in maniera stabile. Nonostante la long white candle del 29 giugno, un rialzo dell'euro di oltre due figure e mezza (da 1,243 a 1,269) in una sola giornata, il dollaro ha preso nuovamente il sopravvento nei giorni successivi. L'euro è stato così ricacciato sotto quota 1,23, precedente minimo del 1°giugno e ha toccato valori che non si vedevano dal luglio del 2010 a quota 1,224 (minimo relativo di ieri, 10 luglio 2012). Il trend negativo in essere dal maggio del 2011 viene dunque confermato e nel breve periodo lo scenario tende a peggiorare per l'euro che rischia adesso di cedere altre quattro figure, anche se si potrebbe assistere ad un effimero recupero di una figura in caso di ritorno sopra 1,233 prima di una nuova discesa. Sul grafico settimanale è possibile individuare il target naturale di questo movimento ribassista, che si trova esattamente nella zona in cui la base del trend negativo primario incrocia il supporto statico di lungo periodo, cioè a quota 1,19. Da privilegiare dunque le operazioni di tipo short con stop loss 1,243 e primo target 1,215, poi 1,19. Incrementare sotto 1,19 con obiettivo successivo 1,165. Se il cambio dovesse tornare sopra 1,233 attendere il recupero di una figura e aprire posizioni corte a ridosso di 1,24/243. Lo scenario ipotizzato verrebbe negato solo in caso di ritorno dell'euro/dollaro sopra l'area 1,27, e in questo caso i margini di recupero per l'euro si aprirebbero fino a 1,30, anche se il trend negativo rimarrebbe comunque sempre valido.

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