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Torniamo ad analizzare, dopo parecchie settimane, l'indice azionario della più forte economia d'Europa, quella tedesca. Il paniere dei trenta titoli più rappresentativi della Germania ha cominciato ad apprezzarsi dall'inizio di giugno dopo una forte correzione partita a metà marzo 2012. Il rialzo dei corsi azionari ha segnato un +11,3%, con il Dax che è risalito da 5920 fino a 6590 punti. Tale indice registra una correlazione piuttosto stretta con il principale indice azionario americano S&P500, verso il quale il ritardo accumulato nella discesa dell'estate 2011 è ancora evidente, ma decisamente più ridotto rispetto a quello dell'Eurostoxx50 e degli altri indici azionari delle principali economie dell'area euro. La situazione tecnica è lievemente migliorata con i rialzi delle ultime cinque sedute, anche se il Dax si trova adesso in una sorta di limbo che potrebbe preludere a qualche settimana di riduzione della volatilità e conseguente assestamento dei valori tra 6400 e 6600 punti. La discesa partita lo scorso marzo aveva delineato un trend negativo piuttosto evidente, graficamente rappresentato dal canale rosso che unisce i massimi e minimi decrescenti tra marzo e giugno. Questa fase negativa di natura secondaria ha provocato il deterioramento del precedente trend positivo partito dai minimi del settembre 2011, e l'attuale movimento di recupero potrebbe essere interpretato come un classico pullback tecnico sotto la base di questo trend (canale verde sul grafico) che attualmente transita attorno ai 6600 punti. Nelle prossime sedute è probabile un ridimensionamento delle quotazioni con arretramento fino a 6400/430 punti, area di supporto statico piuttosto importante che corrisponde con la parte superiore del canale ribassista interrotto al rialzo. Queste eventuali correzioni possono essere interpretate come occasioni di acquisto, con stop loss da porre sotto l'area 6300 punti e target compreso tra 6800 e 7000 punti. Se invece il Dax dovesse arretrare in maniera più pesante, sotto l'area dei 6100 punti, tornerebbe a prevalere il trend negativo e l'obiettivo ribassista andrebbe a collocarsi a quota 5700 punti.
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