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La violazione del livello di resistenza a 13778 punti è arrivata ieri nell'intraday, con l'indice Ftse Mib che ha sfiorato i 14000 punti, ma il mercato ha fatto un passo indietro nelle battute finali andando a chiudere circa una ventina di punti sotto l'area discriminante. La tendenza che va a delinearsi nel breve termine è neutra/moderatamente rialzista, e la si ottiene unendo i massimi e minimi relativi crescenti dell'ultimo mese di contrattazioni, perfettamente in coerenza tra loro. La battuta d'arresto alla quale abbiamo assistito non deve preoccupare più di tanto, e anche un'eventuale arretramento dei valori azionari fino a 13200/300 punti sarebbe da considerare del tutto fisiologico e da interpretare come un classico pullback verso la trendline dinamica discendente superata proprio nei giorni scorsi. Dunque ben vengano le correzioni, che costituirebbero nuove occasioni di entrata al rialzo, anche se per il momento l'indice non sembra voler cedere quota 13600, primo livello di supporto statico. Se l'indice dovesse muoversi in uno stretto range compreso tra 13600 e 14000 punti per le prossime cinque/sei sedute, potrebbe successivamente effettuare uno strappo al rialzo per raggiungere l'obiettivo a 14900 in tempi molto brevi. Al contrario, un arretramento fino a 13200/300 comporterebbe uno sviluppo più lento e moderato che avrebbe come primo obiettivo l'area 14300, e solo in un secondo momento quota 14900/15000 punti. La discesa sotto 13600 potrebbe indurre la tentazione di prendere quei profitti realizzati nelle scorse settimane, soprattutto se le posizioni sono state aperte in prossimità dell'area 12800. Personalmente continuerei a mantenere in ogni caso, sfruttando gli storni a 13200/300 per incrementare gli acquisti. Stay tuned.
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