giovedì 10 maggio 2012

Il dollaro caccia di nuovo l'euro sotto quota 1,30. Prossima fermata 1,28.

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Il cambio euro/dollaro aveva sviluppato, a partire dallo scorso febbraio, un movimento altalenante piuttosto regolare attorno a quota 1,32, in un range delimitato verso il basso dal forte supporto a 1,30 e verso l'alto dall'area di resistenza appena sotto 1,35. Le ultime due correzioni del cambio, quella delle prime due settimane di marzo e quella dei primi giorni di aprile, si sono contrapposte ai due tentativi rialzisti dell'euro di portarsi stabilmente sopra 1,34 contro il biglietto verde. Il lento rialzo di aprile da 1,30 a 1,33 era già apparso come una fase di riaggiustamento prima di un nuovo movimento a favore del dollaro, che è arrivato proprio negli ultimi sette giorni. La formazione di tre massimi relativi decrescenti ha delineato una fase moderatamente ribassista che è stata confermata con il cedimento di quota 1,30, livello al quale l'euro aveva arginato ogni tentativo di rafforzamento del dollaro per ben quattro volte. Ci si attende adesso, in coerenza con questa fase discendente, un nuovo minimo relativo a quota 1,28 prima di una reazione dell'euro. Tale reazione andrebbe a verificare l'area 1,30 dal basso, configurando il più classico dei pullback, prima della ripresa del dollaro che avrebbe come obiettivo per le prossime settimane il livello posto a 1,263 (minimo dell'anno). Questo scenario verrebbe negato solo con il recupero di 1,30 seguito dal superamento di 1,33, e in questo caso avremmo un prolungamento della precedente fase neutra che si ritiene al momento conclusa.

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