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Un sostanziale nulla di fatto nelle ultime quattro sedute per il maggior paniere azionario italiano, che è rimasto ingabbiato in una ristretta area di 300 punti di ampiezza, compresa tra i livelli 13000 e 13300 di Ftse Mib. Le quotazioni delle azioni italiane a maggior capitalizzazione mostrano una certa fatica a recuperare le posizioni perdute a partire da maggio, quando l'indice è sceso da 14900 punti fin sotto i 12800 cedendo oltre il 14%. Lo scenario tecnico rimane per il momento negativo nel breve e medio orizzonte temporale, con possibilità di netto peggioramento in caso di chiusura sotto 13000 punti. Nel brevissimo si è delineata una resistenza statica a quota 13300 punti, oltre la quale troviamo la fascia 13500/13600 come ulteriore barriera da superare per invertire questo trend. Si sta delineando inoltre una pericolosa figura di bearish pennant (figura di continuazione ribassista) che verrebbe confermata con il cedimento di 12800 punti. Sotto questo livello l'obiettivo ribassista si individua a ridosso dei precedenti minimi del marzo 2009 segnati come già detto in altre analisi a quota 12332 punti. Le eventuali posizioni al rialzo aperte sulla tenuta dei 13000 punti andrebbero chiuse in stop loss sotto 12800. Stay tuned.
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