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giovedì 12 aprile 2012
Uovo di Pasqua con amara sorpresa
Con la recrudescenza della crisi in Spagna, nella seduta di riapertura dopo Pasqua a Piazza Affari si è registrato uno dei peggiori cali degli ultimi anni: il Ftse MIB ha ceduto quasi cinque punti percentuali scendendo abbondantemente sotto i 14500 punti. La situazione adesso si fa difficile, anche se i prossimi livelli di supporto dovrebbero consentire almeno una reazione di assestamento. Da monitorare le aree 14400 e 13900 punti, al di sotto delle quali il paniere italiano potrebbe scivolare verso i precedenti minimi di settembre 2011 segnati in area 13100/200.
E' stato un rientro dalle vacanze pasquali con una sorpresa davvero amara: pochi operatori si aspettavano un calo di questa portata dopo i precedenti ribassi che avevano caratterizzato l'andamento dell'equity italiano tra la fine di marzo e l'inizio del mese di aprile. L'indice Ftse MIB era infatti sceso da 17160 punti circa fino a 14920 nel giro di due settimane, accusando una flessione del 13%, e l'eccesso di venduto faceva pensare ad un probabile riaggiustamento verso i 16000 punti. Invece il mercato ha continuato a vendere e i valori del paniere Ftse MIB sono scesi con forza sotto i 15000 punti (supporto tecnico 14800) arrivando a testare l'area di supporto statico collocata a 14400 punti. Avevamo indicato questo livello nelle recenti analisi come possibile target massimale della discesa dei corsi azionari, individuato con le proiezioni teoriche della broadening formation, e adesso che è stato raggiunto non sembra comunque in grado di stimolare grandi acquisti. La curva mostra infatti una certa fatica nel recuperare l'area dei 14800 e anche oggi riprende a scendere con forza tornando vicina a quota 14400. Dal punto di vista grafico l'indice ha ceduto la base dell'ampio canale rialzista di medio periodo, individuato unendo i minimi relativi di settembre, novembre e gennaio, scendendo sotto i 15400/100 punti, spostandosi così verso uno scenario più neutro. Il range all'interno del quale i corsi azionari saranno destinati a muoversi nei prossimi mesi è individuabile tra 13150 e 16000 punti. Sulla tenuta di 14400 non è esclusa una reazione con un classico pullback sotto la base del trend rialzista precedentemente citato. Questo movimento potrebbe favorire dunque un recupero di brevissimo termine che difficilmente potrebbe estendersi oltre l'area compresa tra 15500 e 15650 punti. Al contrario, l'immediata discesa sotto 14400, confermata in chiusura, aprirebbe lo spazio per un arretramento fino a 13900/14000 punti, poi 13100/200. Gli eventuali tentativi di bottom fishing sui singoli titoli o sul future MIB dovranno essere effettuati con molta cautela, con stop loss stretti prendendo come riferimento l'area 14400, e solo per velocissime operazioni da liquidare eventualmente al raggiungimento dei 15000 punti (trendline ribassista di brevissimo termine). Non si esclude una contrazione della volatilità nelle prossime sedute, con assestamento del mercato in stretto trading range compreso tra 14400 e 14800 punti prima della ripresa delle vendite. Per le operazioni short il treno è già passato, e chi lo avesse preso in rottura dei 16000 può mantenere le posizioni corte con take profit sopra 15000 e target a 13900, poi 13100/200. Trailing stop che dovrebbe essere spostato da 15000 a 14400 punti in caso di rottura ribassista di quest'ultimo livello.
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