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Il titolo Mediobanca ha accusato una flessione che ha riportato i prezzi a ridosso dei minimi dello scorso gennaio in area 3,80. Questi valori rappresentano anche i più bassi da quindici anni a questa parte. Per ritrovare prezzi inferiori a 3,80 euro bisogna infatti risalire alla seconda metà del 1996, quando il titolo si appoggiò più volte a quota 3,45 prima di iniziare un fortissimo trend rialzista, mentre circa vent'anni fa, nel settembre del 1992, fu toccato un minimo a 3,36 euro. Mediobanca è inserita in un trend ribassista dall'aprile del 2011, quando toccò un massimo relativo a 8,12 euro, e da allora i prezzi sono scesi fino a 3,80 senza reazioni significative. Il tentativo di inversione del trend si è infranto più volte, tra la fine di gennaio e l'inizio del mese di marzo, sulla resistenza statica collocata a 5,15 euro, e i prezzi hanno nuovamente ceduto terreno in maniera piuttosto rapida a partire dalla seconda metà di marzo tornando a ridosso di quota 3,80 euro. Possibile la formazione di un doppio minimo su questo livello, che verrebbe confermata con il ritorno sopra 5,15 euro, e che preluderebbe all'inversione definitiva del trend. Da notare il forte ipervenduto sull'oscillatore stocastico in versione slow che ha raggiunto livelli dai quali sono sempre partite delle significative reazioni. L'eventuale tentativo di bottom fishing avrebbe come primi obiettivi di breve periodo l'area 4,27, poi 4,50 euro, e ancora 4,70 euro (trendline primaria ribassista). Il cedimento di 3,80 (da assumere come stop loss) porterebbe i prezzi in una fascia di valori compresa tra 3,36 e 3,45 euro.
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