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I titoli bancari europei sembravano finalmente usciti dalla
fase negativa, che li aveva caratterizzati per tutto il corso del 2011, con il
forte rialzo messo a segno tra gennaio e febbraio 2012, quando l’indice settoriale,
il DJ Eurostoxx Banks, era risalito
da 88 fino a 122 punti (un rialzo pari al 28% circa). La ripresa del comparto
si è assestata attorno a quota 115 e ogni successivo tentativo di rialzo tra
febbraio e marzo non è andato oltre i 120 punti. A partire dalla seconda metà
di marzo i bancari sono caduti nuovamente preda delle vendite, e l’indice ha
rotto il supporto statico di breve termine a 110 punti negando una figura
rettangolare di continuazione. La lettera ha preso il sopravvento e il settore
bancario è così scivolato sui precedenti minimi di settembre e novembre 2011 a
quota 86, tornando esattamente al punto dal quale era partito. L’area 86 ha
attirato nuovi acquisti nelle ultime due sedute e l’indice ha recuperato
qualche posizione tornando sopra quota 90 e facendo rientrare l’ipervenduto. Lo
scenario è neutro, con l’indice inserito in un preciso canale orizzontale
compreso tra 86 e 120 punti. La divergenza positiva che si rileva
sull’indicatore Rsi14 lascia pensare ad una probabile reazione che potrebbe
estendersi fino a 104/110 punti prima della ripresa delle vendite. Segnale
positivo da attendere sopra 120, livello oltre il quale il settore avrebbe
spazio di apprezzamento fino a 135 e poi 150 punti. Negativa la discesa sotto
86 che porterebbe i bancari sui minimi degli ultimi vent’anni.
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