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Il titolo Generali ha accusato una forte flessione nelle ultime due settimane, passando da 13,62 euro agli 11,90 della seduta odierna. Sul grafico weekly si può notare come i prezzi abbiano già superato la trendline primaria ribassista con il movimento di inizio marzo, ma la conferma dell'inversione, attesa sopra 13,60 euro, non è arrivata. L'area dei prezzi compresa tra 13,50 e 13,60 costituisce infatti una forte resistenza statica di medio e lungo periodo, spartiacque per il possibile ritorno di una tendenza positiva di più ampio respiro. Sul grafico giornaliero si rileva una serie di minimi moderatamente crescenti a partire dal settembre del 2011, che delineano un supporto dinamico passante attualmente per quota 11,90 euro, proprio in corrispondenza del minimo di oggi. Ben visibile tra il 16 e il 20 marzo la formazione di una classica configurazione di
evening star, a ridosso della resistenza dei 13,60 euro, che ha anticipato molto bene il ribasso. In corrispondenza delle long white candle configurate dai prezzi nelle sedute del 1° e 2 marzo, in occasione del breakout della trendline negativa primaria, è possibile notare un netto incremento dei volumi di negoziazione. La stessa osservazione può essere fatta per la long white del 16 marzo, movimento che è stato accompagnato dal più alto livello di volumi di scambio, sulla singola seduta, degli ultimi sette mesi. Volumi elevati si sono riscontrati peraltro anche in occasione della long black del 21 marzo, che ha determinato il ritorno dei prezzi sotto la soglia dei 13,00 euro.
Lo scenario attuale è ancora neutro con possibile andamento dei prezzi in un range compreso tra 11,50 e 13,60 euro ancora per diverse settimane. Significativo in questo senso il triangolo ascendente ancora in formazione, ben visibile sempre sul time frame weekly. Il cedimento di 11,90 andrebbe a determinare un approfondimento della correzione in essere fino alla fascia di supporto statico individuabile tra 11,50 e 11,60 euro. La tenuta di 11,90 potrebbe invece favorire un rimbalzo nel brevissimo almeno fino a 12,50 euro. Acquistando il titolo ai prezzi attuali si dovrebbe pertanto porre uno stop loss sotto 11,50 euro con obiettivi in successione a 12,50, poi 13,00 e ancora 13,60 euro. Sotto 11,50 si aprirebbero altri spazi di arretramento fino a 11,00 e poi 10,30/45 euro, precedenti minimi dell'estate 2011. In un'ottica temporale più ampia l'eventuale breakout di 13,60 euro sarebbe un primo chiaro segnale dell'inizio di una nuova tendenza positiva di lungo periodo, e il titolo avrebbe ottime chance di raggiungere un prezzo compreso tra i 16,00 e 17,00 euro per azione.
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