venerdì 2 marzo 2012

Dopo il massimo relativo a 1,348 contro il Dollaro l'Euro torna sui suoi passi.

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L'interruzione del trend negativo che aveva depresso il cambio euro/dollaro tra novembre e le prime due settimane del 2012, arrivata con il movimento rialzista del 17/18 gennaio, ha consentito alla divisa europea di recuperare circa nove figure su quella americana in poco più di un mese. Dopo il raggiungimento di un nuovo massimo relativo a quota 1,348, toccato per due volte nelle giornate del 24 e del 29 febbraio, l'euro sta tornando adesso sui suoi passi con un movimento di riaggiustamento fisiologico verso l'area 1,32. Sul grafico giornaliero è possibile individuare la formazione di un canale rialzista con base a quota 1,313 (che si sposterà attorno a 1,32 nel prossimo fine settimana), che dovrebbe presumibilmente contenere l'ulteriore deprezzamento dell'euro. Lo scenario per il breve periodo sul cross è neutro e moderatamente rialzista, con possibile congestione attorno a quota 1,335 prima dell'eventuale superamento dell'area 1,348. Quest'ultimo movimento porterebbe il cambio a ridosso della parte superiore del canale ascendente individuato, che transiterà tra due settimane in zona 1,365/37. Verso il basso da monitorare l'area di supporto statico collocata a 1,31, al di sotto della quale il cambio scivolerebbe ancora verso 1,29 in prima battuta e 1,263/27 in un secondo momento. Modificando il time frame e osservando il grafico weekly è possibile notare come l'attuale fase rialzista sia interpretabile come un movimento di riaggiustamento del precedente ribasso, che assume la dimensione del 50% secondo i classici ritracciamenti di Fibonacci. Significativo anche il trend negativo in essere dal maggio dello scorso anno, ben delineato da una resistenza dinamica passante poco sotto l'area 1,375. Quest'ultimo valore rappresenta, a nostro avviso, il target massimale dell'attuale reazione tecnica dell'euro che in realtà sembra già essersi esaurita con i movimenti delle ultime tre giornate. L'eventuale cedimento di quota 1,30 potrebbe far iniziare già dalle prossime settimane un nuovo ciclo ribassista analogo a quello che abbiamo visto tra novembre e gennaio, che potrebbe portare la divisa europea nell'area 1,19/1,20 nel giro di pochi mesi, anche se è ancora presto per esprimersi in questo senso.

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