|
(Clicca per ingrandire) |
Il settore bancario ha messo a segno un fortissimo recupero dopo il picco minimo raggiunto nei primi giorni dell'anno, e l'indice Ftse all-share banks ha risalito la china dai 7276 punti fin quasi a 12000 (max. relativo realizzato: 11895 punti lo scorso 8 febbraio) mettendo a segno una performance di circa il 63% in un mese. I titoli del comparto non potevano fare altro che stornare dopo dei guadagni così consistenti, e infatti l'indice Ftse banks ha accusato una flessione nelle ultime due settimane tornando a ridosso dell'area di supporto collocata a 10700 punti. Il movimento in atto rappresenta una tipica correzione di assestamento di tipo a-b-c, che segue le classiche cinque onde del precedente trend rialzista di breve termine. L'onda c potrebbe protrarsi teoricamente fino ad un minimo relativo compreso tra 9745 e 10000 punti prima che il mercato ricominci ad acquistare questo settore. Il superamento di 11400 punti sarebbe da interpretare come segnale decisivo per una ripresa del movimento rialzista dei bancari, da completare con il breakout di 12000 punti. Osservando il grafico a partire dall'agosto del 2011 si può rilevare facilmente un ampio canale orizzontale, che delinea una fase neutra di probabile accumulazione, compreso tra 8600 e 12000 punti (escluso il picco di minimo a gennaio). Sopra quest'ultimo livello lo scenario tornerebbe positivo nel medio e lungo termine, con primo obiettivo collocabile a quota 14100/250 punti. Negatività per il breve solo sotto 9745, e in questo caso sarebbe probabile un riavvicinamento dei bancari alla parte inferiore del range in zona 8600 punti.
Nessun commento:
Posta un commento