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Contrariamente a quanto dice la statistica riguardo le prime sedute dell'anno, il 2012 si è aperto con due sedute positive consecutive, che hanno riportato l'indice del principale paniere italiano sopra l'area dei 15000 punti. Il movimento è stato importante dal punto di vista tecnico perchè ha consentito al Ftse MIB di superare la resistenza dinamica discendente di medio/lungo periodo, che transitava attorno ai 15200 punti proprio nei primi giorni del 2012. Questo breakout rialzista rappresenta dunque un primo segnale di svolta del mercato, che necessiterà però di conferme nelle prossime settimane. L'ostacolo decisivo da superare per completare il segnale d'inversione è individuato nella fascia di resistenza statica collocata tra 16000 e 16150 punti, un'area molto sensibile alle vendite che ha già contenuto i tentativi di rialzo nella prima metà di novembre e nella prima settimana di dicembre. La fascia di valori compresa tra 14900 e 15200 è da considerare adesso un'area di supporto. Se l'indice dovesse violare al ribasso quest'area il segnale d'inversione verrebbe compromesso, e il mercato potrebbe riprendere le vendite almeno fino a 14400 punti. Al contrario, un eventuale arretramento a 15200 e tenuta di questo stesso livello sarebbe da interpretare come un fisiologico pullback di verifica per un obiettivo successivo tra 16000 e 16150 punti. Il breakout di 16000/150 è ancora prematuro, ma se dovesse verificarsi in tempi brevi potrebbe imprimere un'accelerazione rialzista ai prezzi azionari portando l'indice nuovamente a ridosso dei 17000 punti (max. relativo del 28 ottobre a 17053 punti).
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Passiamo adesso al grafico di lungo periodo su base settimanale, dove abbiamo evidenziato i modelli parabolici evolventi di medio e lungo termine degli ultimi quattro anni. Dopo il cedimento del canale parabolico orientato al rialzo nel maggio del 2011, movimento che ha determinato l'attuale tendenza negativa, l'indice sembra inserito in un trend più ampio delineato dal canale parabolico con orientamento ribassista (in rosso nel grafico). La base di questo trend è stata testata con il bottom di settembre 2011, e nei mesi successivi il Ftse MIB ha configurato un triangolo di medio periodo con vertice a 15000 punti. Questa figura potrebbe essere interpretata come possibile continuazione del trend negativo in essere, soprattutto se il valore dei 14000 punti dovesse essere ceduto, e in questo caso gli spazi teorici di ribasso si individuerebbero in zona 10000 punti, con obiettivo intermedio tra 12500 e 12800 punti. Motivazioni di carattere fondamentale, che esulano da quest'analisi, ci inducono a pensare che questo scenario sia in realtà quello meno probabile. La permanenza dell'equity tra 14400 e 16000 punti prolungherebbe l'attuale fase di consolidamento attorno a 15000, all'interno di un trading range che tenderebbe a stringersi sempre di più contribuendo a ridurre la volatilità dei corsi azionari. Il superamento dei 16000 punti, al contrario, completerebbe al rialzo la figura triangolare individuata fornendo un primo segnale positivo, e il successivo ostacolo per una definitiva inversione della tendenza negativa dei corsi azionari italiani arriverebbe sopra i 17800 punti, parte superiore del canale parabolico individuato. Tale livello coincide anche con un'importante area di resistenza statica di lungo termine. Teniamo presente che la parte superiore del canale tenderà a spostarsi verso il basso nelle prossime settimane, e più precisamente attorno all'area dei 17000 punti nel giro di un paio di mesi.
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