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L'anno 2012 è cominciato molto bene per il mercato azionario USA, con l'indice S&P500 che ha continuato il movimento ascendente di fine 2011 e ha raggiunto l'obiettivo posto a 1295 punti. Il principale paniere dell'equity americano ha confermato la validità del trend primario rialzista, in essere dal 2009, con il test poco sotto i 1160 punti effettuato tra la fine di novembre e i primi di dicembre (confrontare sul grafico weekly). Proprio da quest'area transitava la base del trend primario menzionato, e il movimento di correzione che ha caratterizzato il mese di novembre è stato in grado di riattirare il denaro. Il rimbalzo scaturito dai nuovi acquisti ha riportato i corsi dell'indice S&P500 esattamente al punto di partenza, e cioè a ridosso dell'area di resistenza statica collocata a 1295 punti. Il movimento laterale sviluppato durante tutto l'arco del 2011 può essere interpretato come un consolidamento attorno all'area dei 1230 punti, livello che tende a riattirare verso di sè ogni tentativo di rialzo o di ribasso in un range delimitato tra 1120 e 1370 punti. Sempre osservando il grafico weekly notiamo lo sviluppo parabolico, che tende ad assumere orientamento ribassista (adesso neutro), all'interno del quale l'indice è inserito proprio dal marzo del 2009. Questa dinamica evolvente va a delineare un range leggermente diverso dal precedente, e compreso tra 1050 e 1345 punti, che se dovesse prevalere nei prossimi mesi, potrebbe condurre all'interruzione del trend primario positivo e portare l'equity verso un trend neutro e moderatamente ribassista. I segnali in questo senso arriverebbero dal test dell'area 1345/70 con mancato breakout e successivo ritorno delle quotazioni sotto 1230 punti. Al contrario, il breakout di 1345 prima, e 1370 poi, fornirebbero un chiaro segnale di continuazione del trend primario che andrebbe a prevalere sullo sviluppo parabolico, creando i presupposti per una nuova gamba rialzista con obiettivo compreso tra 1525 e 1560 punti, determinato dall'incrocio della parte superiore del canale primario con i massimi storici dell'indice segnati nel 2007. Sul grafico di breve termine possiamo rilevare il ritorno sopra la media mobile a 200 giorni, dopo il superamento della trendline negativa di medio periodo, associato ad una serie di minimi crescenti. Tuttavia il mercato è andato in ipercomprato (stocastico slow) e sembra accusare una certa fatica nel superare con decisione l'ostacolo dei 1295 punti. La figura di hanging man di ieri è significativa in questo senso. L'eventuale correzione potrebbe estendersi fino ai 1260/65 punti, determinando un pullback di verifica sulla media a 200 giorni, e consentendo altresì di scaricare l'ipercomprato. Altrimenti il breakout di 1295/300 potrebbe scatenare una nuova ondata di acquisti con probabile accelerazione delle quotazioni verso 1345 e poi 1370 punti. Negatività attesa solo sotto 1220 punti, livello statico e dinamico che appare al momento saldamente alle spalle.
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