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La veloce discesa dell'indice S&P500 tra il 16 e il 25 novembre avrebbe fatto pensare ad un probabile nuovo test dell'area di supporto collocata tra 1100 e 1120 punti prima di una nuova reazione del mercato. Non è stato così. L'equity americano ha infatti ritrovato il denaro poco sotto i 1160 punti, e ha messo a segno una forte reazione che ha riportato i corsi attorno ai 1265 punti, proprio dove passa uno dei trigger tecnici più importanti, la media mobile a 200 giorni, che assume il ruolo di spartiacque tra le fasi orso e toro di lungo periodo. Questa perequazione mobile era già stata testata due volte, a fine ottobre e nelle sedute del 8 e 9 novembre scorsi, con esito negativo, e in questi giorni essa coincide praticamente con la trendline dinamica ribassista che va ad unire i massimi decrescenti della scorsa estate con quelli autunnali. Il superamento dell'area 1265 avrebbe dunque una duplice valenza, e potrebbe segnare l'inizio di un importante trend positivo sull'equity americano, che sarebbe destinato in questo caso a tornare sui massimi. La conferma in questo senso arriverebbe con il successivo superamento dell'area di valori compresa tra 1295 e 1300 punti, importante resistenza statica oltre la quale avremmo come target successivo quota 1370, livello già raggiunto lo scorso maggio come massimo dell'anno. Gli oscillatori principali assumono un'impostazione favorevole alla continuazione del rialzo in atto, e significativa da questo punto di vista è la bearish trap di inizio ottobre supportata da una netta divergenza positiva sullo stocastico lento e sul MACD. Il mancato superamento dei 1265 implicherebbe un riequilibrio di brevissimo termine nell'ordine di 40/45 punti, che sarebbe da cogliere come nuova occasione per impostare nuove posizioni lunghe da chiudere in stop in caso di eventuale ritorno sotto 1200. Teniamo sempre presente anche il grafico weekly, sul quale è possibile rilevare come il movimento correttivo delle settimane scorse abbia interessato la base del trend primario rialzista, passante proprio in area 1160. Tale verifica ha fornito per il momento un esito positivo. Seguendo la parabolica evolvente, sempre sul grafico weekly, si può determinare un target in corrispondenza della parte superiore di tale modello in area 1350 punti. Il mancato superamento dei 1300 potrebbe determinare il prolungamento dell'erraticità di breve termine, con possibile nuova discesa fino a 1175/80 per una nuova verifica della validità del trend primario.
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