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A2A ha accusato una forte flessione a partire dalla fine di ottobre, quando le quotazioni sono tornate sotto la soglia di un euro per azione scivolando del 30% in un mese esatto (minimo a 0,705 del 25 novembre). Il successivo rimbalzo di dicembre non è andato oltre i 78 centesimi, e tra ieri e oggi il titolo ha segnato nuovi minimi storici a 0,696 euro. Sul grafico è possibile osservare il movimento verso la base dell'ampio canale ribassista che va avanti dallo scorso maggio, e che in questi giorni transita attorno ai 68 centesimi. Il trend negativo di breve assume invece un'inclinazione piuttosto ripida che determina una resistenza dinamica attorno a 73 cents. L'area compresa tra 68 e 70 centesimi può essere considerata un forte supporto dal quale potrebbe cominciare una nuova fase rialzista. Una conferma in questo senso arriverebbe con il superamento di 73 e poi di 78 centesimi, movimento che darebbe luogo ad un doppio minimo con divergenza bullish sugli oscillatori principali. Il target inquesto caso sarebbe da collocare in area 0,90, con obiettivo intermedio a 0,83/84. Solo la rottura di 0,68 potrebbe imprimere una nuova direzionalità ribassista ai prezzi con accelerazione verso l'area dei 60 cents. Operando in acquisto si può fissare un primo target a 0,73 e uno successivo a 0,78, applicando uno stop loss rigido sotto i 68 centesimi. Sopra 0,78 le posizioni sarebbero da incrementare con obiettivi 0,807, poi 0,83/84, e ancora 0,90. Significativa la spinning top di oggi con volumi in contrazione, che segnala un probabile esaurimento delle spinte ribassiste.
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