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Il titolo ENEL è sceso in maniera piuttosto costante a partire dall'inizio di giugno 2011, accelerando il movimento ribassista tra luglio e settembre, e passando da 4,82 euro a 2,85 (min realizzato 2,81 il 23 settembre 2011). La reazione messa a segno tra settembre e ottobre non è andata oltre la forte resistenza statica posta in area 3,60 euro, e i prezzi hanno realizzato una serie di massimi decrescenti in coerenza con il trend negativo sopra citato scivolando nuovamente a ridosso di 2,85 (min realizzato oggi 2,868). Sul grafico weekly è possibile rilevare l'importanza di quest'area di supporto, che era già stata interessata nel marzo del 2009 e che rappresenta i minimi storici del titolo. Lo scenario di breve termine è per il momento negativo e verrebbe confermato con la rottura ribassista di 2,85, mentre quello di medio periodo resta sostanzialmente neutro. ENEL si muove infatti in un range laterale compreso appunto tra 2,85 e 4,85 euro dal novembre del 2008. La tenuta di 2,85 potrebbe favorire la formazione di un doppio minimo di breve termine, che verrebbe completato con il superamento dell'area 3,60, movimento che aprirebbe le porte per un ampio rimbalzo delle quotazioni fino a 4,35 euro. Il primo eventuale rimbalzo di brevissimo termine potrebbe estendersi a ridosso della trendline ribassista passante nelle prossime giornate per quota 3,20 euro. Il cedimento dell'area 2,85 implicherebbe il movimento dei prezzi su un terreno vergine, rendendo difficile una proiezione al ribasso. Operando in acquisto si può fissare uno stop loss rigido sotto 2,81 e un target a 3,20 euro. Le posizioni sarebbero da incrementare eventualmente sopra quest'ultimo livello con obiettivo successivo in un'area compresa tra 3,45 e 3,60 euro.
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