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(Analisi del 20 ottobre pubblicata su Borsa & Finanza di sabato 22 ottobre 2011)
Il comparto dei bancari europei è arrivato ad un soffio dai precedenti minimi del marzo 2009 (registrati attorno a quota 85) e l’indice rappresentativo del settore, il DJ Eurostoxx600 Banks, è sceso appena sotto quota 87 per ben due volte nel mese di settembre. Il mercato si è dimostrato molto sensibile agli acquisti in quest’area e l’indice ha così effettuato un doppio minimo di breve periodo, che potrebbe diventare anche di lungo termine (considerando quello del marzo 2009). La reazione è stata forte e repentina, e ha consentito ai bancari di mettere a segno una performance attorno al 35% nel giro di tre settimane, ma comunque non è stata in grado di portare l'indice oltre quota 115, livello di massimo relativo già raggiunto all’inizio di settembre. Il trend resta chiaramente negativo, anche se ci sono segni di risveglio nel breve. Osservando l’andamento dell’indice bancario negli ultimi tre mesi si può ipotizzare la formazione di un testa e spalle rovesciato, con spalla destra ancora da completare. La neck line della figura passa proprio per quota 115, livello che rappresenta dunque lo spartiacque per un primo segnale di inversione, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. La proiezione teorica in caso di superamento di 115 si individua nell’area 145/150 punti, zona di resistenza statica di lungo termine piuttosto importante. Il mancato superamento di 115 e il successivo ritorno sotto 95 andrebbero a decretare la fine all’attuale fase di rimbalzo tecnico, e riporterebbero l’indice verso i minimi dell’anno. Segnali decisamente negativi arriverebbero solo sotto quota 85.
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