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Alla luce della nuova interpretazione dei grafici weekly del Dow Jones e dell'indice S&P500 la forte discesa dell'equity di quest'estate apparirebbe come una correzione secondaria all'interno del trend primario, che non sarebbe ancora deteriorato. Osservando il Dow Jones si nota la serie di massimi crescenti perfettamente in linea a partire dal dicembre 2008 passando attraverso gli altri massimi relativi di aprile 2010 e maggio 2011. Tracciando la parallela a questa linea di tendenza si ottiene una trendline primaria che transita attualmente nell'area 10600/800 punti. Questo livello è stato testato varie volte tra agosto e settembre, e si è dimostrato sensibile agli acquisti. La stessa operazione può essere effettuata sull'indice S&P500 approdando ad un risultato analogo, con la base del major trend che transita in questo caso a quota 1120/30 punti. Il mercato toro si sarebbe dunque preso solo una pausa estiva prima di una nuova partenza, e il trend positivo in atto dal marzo 2009 non sarebbe concluso, ma si sarebbe semplicemente spostato verso un tasso di sviluppo più moderato. Non ci sarebbe dunque da stupirsi se l'equity americano si riavvicinasse ai massimi di periodo entro la fine dell'anno. Per il momento però è bene non anticipare troppo i tempi, poichè solo il ritorno del Dow Jones sopra 11850 punti e dello S&P500 sopra 1230 andrebbero a fornire una prima conferma in questo senso. Verso il basso restano da monitorare attentamente i livelli sopra citati: l'area dei 10600 punti per il Dow, che se dovesse essere ceduta andrebbe a chiudere definitivamente la fase positiva degli ultimi due anni, e aprirebbe lo spazio per un obiettivo ribassista a 9800 punti; l'area 1220 punti per lo S&P500, e in questo caso avremo come target l'area 1000/1040 punti.
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