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I segnali tecnici arrivati nel mese di agosto non lasciano spazio ad alcun dubbio: il mercato toro, iniziato nel marzo del 2009 sui principali benchmark dell'equity di tutto il mondo, è giunto al capolinea. La svolta si è concretizzata con i pesanti ribassi dei primi giorni di agosto, che hanno portato l'indice S&P 500 sotto la soglia dei 1250 punti, e il Dax sotto quota 7000. Tali movimenti sono stati confermati con i successivi arretramenti del mercato azionario americano fin sotto i 1220 punti, e di quello tedesco, che ha ceduto il successivo supporto posto a 6350/400 punti. Durante la scorsa settimana la volatilità si è tuttavia ridotta e l'azionario sta tentando in questo momento di trovare una base consolidando sugli attuali valori, che individuiamo a 5500 punti per il Dax e a 1125 per l'S&P 500. Questa fase laterale potrebbe tuttavia rappresentare una pausa prima di una possibile continuazione del ribasso. Andiamo a vedere la situazione nel dettaglio. L'S&P500 ha rotto la base del trend primario nelle sedute del 1° e del 2 agosto, scendendo sotto la media mobile a 200 giorni, e successivamente sotto il supporto dinamico primario passante per quota 1260 punti (livello che costituiva anche un'importante discriminante statica di medio periodo). Questo movimento ha provocato nuove vendite nelle successive sedute, con una rapida discesa dei corsi fino a 1101 punti (seduta del 9 agosto). La volatilità storica, calcolata a 90 giorni, è praticamente raddoppiata passando dal 13% al 26%. Il mercato americano ha trovato un valido supporto in zona 1120, che è stata ripetutamente testata tra l'8 e l'11 agosto, e nelle sedute tra il 19 e il 23 agosto. Questa è la discriminante per l'inizio di una nuova fase correttiva che porterebbe l'equity USA verso la successiva e ben più importante area di supporto individuabile tra 1000 e 1040 punti. Il ritorno sopra 1200 andrebbe invece a favorire un timido recupero che potrebbe estendersi fino a 1250 punti, e poi sulla media a 200 giorni in zona 1280, movimento che andrebbe ad assumere i connotati di pullback tecnico senza alcuna pretesa di ripristinare il trend primario positivo ormai definitivamente deteriorato. Lo scenario di fondo è adesso neutro, con probabile andamento in trading range in un'area compresa tra i 1040 e i 1220 punti per i mesi a venire. Per quanto concerne il Dax la flessione è stata ancora più marcata, e la possiamo vedere molto bene sul grafico weekly. La discesa sotto i 7000 punti ha provocato un rapido arretramento dell'azionario tedesco, che ha raggiunto nell'arco di quattro settimane l'area 5400 punti. Anche in questo caso lo scenario di fondo è da considerarsi neutro, con probabile andamento in trading range in un'area compresa tra 5400 e 6350 punti per le settimane a venire. Nel breve termine la tenuta di 5400 e il ritorno sopra 5800 potrebbe favorire un recupero tecnico fino a 6350 punti prima dell'inizio di una nuova discesa.
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