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Sta passando praticamente inosservato il movimento dello yen che ha ripreso ad apprezzarsi con forza sul dollaro, tornando sui valori post-Fukushima. Il cambio ha rotto al ribasso nelle ultime ore il supporto statico a quota 80,00/30, e potrebbe subire una nuova escursione ribassista (Banche Centrali permettendo). Dopo l'intervento del G7, che aveva deciso di calmierare il forte apprezzamento della divisa nipponica tramite l'intervento congiunto delle autorità monetarie, il cross aveva recuperato fino a 85,50 circa. Da questo livello transitava nelle scorse settimane la trendline primaria ribassista che sostiene lo yen contro il dollaro dal giugno del 2007. La serie di massimi decrescenti che si rileva sul grafico dal 7 aprile ad oggi ha riportato il cambio sotto 80,00, livello psicologico molto importante, e la mancata rottura della parte superiore del trend negativo primario ha confermato ancora una volta la sua validità. Adesso il cambio evidenzia una situazione di forte ipervenduto di breve termine, che potrebbe rientrare con un rimbalzo a 80,60/80. Invece l'eventuale ritorno sopra l'area 81,50 porterebbe ad un recupero del dollaro di più ampia portata, almeno fino a 83,00, prima della ripresa del trend primario. Ricordiamo che il forte apprezzamento dello yen dopo il terremoto di Kobe del gennaio '95 arrivò nell'arco di circa tre mesi, cioè nell'aprile '95.
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