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Banca Intesa aveva effettuato un mini rally nel mese di gennaio, passando da 1,88 circa a 2,60 euro, prezzo toccato a metà febbraio. Tale livello si è dimostrato sensibile alle vendite, e molto significativo in questo senso è il doppio massimo (3 e 17 febbraio) unitamente alla configurazione di "
evening star" (16-18 febbraio). I prezzi hanno rotto al ribasso il supporto statico a 2,30 a metà marzo, aumentando notevolmente i volumi di scambio sul movimento. Il successivo pullback tecnico sotto tale livello da 2,13 euro (17-25 marzo), accompagnato da una netta contrazione di volumi, ha confermato la fase negativa di breve termine. Le successive
" black low shadow" del 29 e del 31 marzo, con un nuovo incremento di volumi, sono state un'ulteriore segnale delle pressioni di vendita alle quali è soggetto in questo momento il titolo. La situazione di forte ipervenduto di breve potrebbe perdurare, e l'obiettivo di prezzo per le prossime sedute è individubile in area 1,90/95, base del canale discendente e forte fascia di supporto statico. Un eventuale rimbalzo dai livelli attuali difficilmente andrebbe sopra 2,13 euro. Chi avesse operato short in area 2,25/30 può mantenere con target 1,90/95 prendendo profitto in caso di ritorno sopra 2,13 euro. Solo il recupero di 2,30 andrebbe a segnalare la fine di questa fase ribassista.
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