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La seduta di oggi si è aperta in maniera pesante sul settore bancario, che sta trascinando il mercato al ribasso nuovamente sotto la soglia dei 22000 punti. In testa a tutti UBI banca che sfiora un ribasso del 10% dopo l'annuncio di un aumento di capitale, seguita da Banco Popolare e Banca pop. Milano che perdono oltre il 5%, poi Intesa, MPS e Unicredit che cedono percentuali superiori al 3%. Osserviamo il grafico del settoriale Ftse All-share Banks e notiamo una area di resistenza di breve periodo attorno a 19650 punti, che ha contenuto ogni tentativo di recupero del settore a partire dall'inizio di marzo. Lo scenario su questo comparto rimane neutro nel medio termine, più problematico nel breve, con possibilità di peggioramento in caso di discesa sotto la fascia di supporto collocabile tra 18300 e 18600 punti. In tal caso i bancari potrebbero cedere ancora terreno fino all'area 16500/600 prima di ritrovare denaro. Per quanto riguarda il Ftse MIB avevamo indicato nell'ultima analisi del 25 marzo un'area di resistenza piuttosto solida compresa tra 22000 e 22140 punti, che avrebbe frenato il rimbalzo di breve termine. Il pullback tecnico del mercato potrebbe essersi concluso, e adesso ci attende con buona probabilità una fase di consolidamento tra 21650 e 22000 punti, e in caso di discesa sotto 21650 una nuova verifica dell'area di supporto a 20900.
Non è che l'Italia si stia preparando a sua volta ad un downgrade di rating? L'indice nostrano la dice tutta!
RispondiEliminaEmanuele
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