martedì 22 febbraio 2011
Sui bancari nulla è compromesso. Segnale negativo solo sotto 18900.
Per quel che riguarda il mercato italiano riproponiamo il settoriale Ftse Banks, che ha "sentito" la forte resistenza statica a quota 21450 punti. Tale livello si è dimostrato ancora sensibile alle vendite come già accaduto nel settembre e nell'ottobre dello scorso anno. Certo, nella correzione delle ultime due sedute hanno giocato un ruolo decisivo alcuni fattori esogeni, come la crisi in Libia, ma ci limiteremo ad analizzare la situazione in un contesto di pura analisi tecnica. Da rilevare la divergenza negativa sul'Rsi 14 e il movimento a V spike top sulla statica a 21450, che avevamo indicato come ostacolo principale oltre il quale questo settore avrebbe completato un importante segnale d'inversione rialzista per il medio e lungo termine. La broadening formation (triangolo rovesciato - modello ad espansione) di breve è tipica degli scenari caratterizzati da un forte aumento di volatilità. La situazione tuttavia non è ancora compromessa, perchè il movimento correttivo può ancora essere interpretato come pullback a verifica della ribassista primaria, che transita proprio oggi nei pressi del minimo intraday a 19480 circa (19478 realizzato). Le possibilità di peggioramento arriverebbero solo con la discesa del Ftse Banks sotto la fascia di supporto statico che collochiamo tra 18900 e 19200 punti.
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